Tiger Brolo - Il ds Magistro ritira le proprie dimissioni
L’Asd Tiger Brolo comunica con grande soddisfazione che il Direttore Sportivo Antonio Magistro ha deciso di ritirare le proprie dimissioni e continuerà a ricoprire il ruolo affidatogli con enorme fiducia dalla Società nel giugno del 2012.
A seguito della riunione svoltasi nel pomeriggio di martedì, tra tutte le componenti della Tiger Brolo, è emersa la volontà da parte di Società, staff tecnico, rosa e tifoseria di continuare il progetto nato due stagioni e mezza fa, un progetto che ha regalato a questo club una Coppa Italia d’Eccellenza Siciliana e la storica promozione in Serie D. Per proseguire al meglio questa avventura, però, condizione necessaria è la presenza di Antonio Magistro al timone della squadra.
Diradati i dubbi sulla sua permanenza in giallonero, lo stesso DS Antonio Magistro ha voluto motivare la coraggiosa decisione di tornare sui propri passi, nonostante un ultimo periodo di difficile convivenza con la Società e la tifoseria organizzata.
«Con grande senso di responsabilità e umiltà, torno sui miei passi e continuerò quindi a svolgere il ruolo di Direttore Sportivo dell’Asd Tiger - dichiara Magistro -. Lo faccio per il mio bene e per il bene di questa Società, ma soprattutto per il mio gruppo di lavoro, per lo staff tecnico e per la rosa al completo. Molti di loro, indipendentemente dalla posizione che occupano all’interno del club, hanno sposato in primis il progetto proposto loro da Antonio Magistro, non voglio deludere nessuno. Non amo nemmeno lasciare le cose in sospeso, specie con chi ha deciso di seguirmi nell’avventura che stiamo affrontando. Non sono infallibile, né tantomeno ritengo di essere sempre nella ragione. Forse ho esagerato con qualche dichiarazione e quindi, se qualcuno si è offeso o comunque si è sentito tirato in ballo immotivatamente, chiedo scusa. Non ce l’avevo né con i commercianti di Brolo né con i tifosi. Il mio è stato uno sfogo dettato dal momento complicato che viviamo, serviva dare una scossa all’ambiente, perché oggi la Tiger ha bisogno del sostegno dell’intero paese, non solo delle famiglie Tripi e Ricciardello, per raggiungere i propri ambiziosi traguardi. Ho chiesto troppo anche a me stesso, era giusto che la Società comprendesse le motivazioni delle mie esternazioni per una presa di coscienza forte. Vorrei spendere un paio di parole anche per la tifoseria organizzata. Ieri ho incontrato personalmente i rappresentanti del gruppo ultras “La Cella”, abbiamo discusso alcuni punti che ci trovavano in disaccordo e lo abbiamo fatto in piena civiltà. I tifosi hanno dato grande prova di maturità e io sono stato ben felice di chiarire insieme a loro i malintesi creatisi nel recente passato, il calcio senza pubblico non è calcio. Ho compreso la loro difficoltà nell’accettare alcune mie frasi, in un clima di tensione è facile far traboccare il vaso della pazienza. Abbiamo inoltre accertato che il lancio del sasso nei miei confronti non è stata opera della tifoseria organizzata, bensì di una ristrettissima cerchia di supporters, se così possiamo chiamarli, che ben poco hanno a che fare con lo sport. Di comune accordo con la Società, abbiamo così deciso di ripristinare gli abbonamenti rossi “Settore Ultras”, certi che i ragazzi del gruppo continuino a sostenere la squadra come hanno sempre fatto senza mai creare problemi negli scorsi anni. Voglio ringraziare tutti gli addetti ai lavori che negli scorsi giorni mi hanno dimostrato grande solidarietà e vicinanza, con tante telefonate e messaggi che ho veramente apprezzato. Grazie anche a chi mi ha sostenuto dall’interno. Tutti sono stati al mio fianco in questa complessa situazione e per me significa molto. La stima incondizionata da parte del mio staff, dello staff tecnico e della rosa al completo mi hanno fatto capire che io sono importante per loro ma soprattutto questo ambiente è fondamentale per me. Sin da piccolo ho sognato di dirigere una squadra di calcio, farlo a Brolo in Serie D è un privilegio oltre che un piacere. Spero questa travagliata settimana sia servita a tutti per crescere. Alla Società per responsabilizzarsi, ad Antonio Magistro per comprendere ancora meglio i reali obiettivi umani e tecnici da raggiungere e all’intero paese di Brolo per rendersi conto che la Tiger non è un bene esclusivo, ma un patrimonio di una comunità che vuole risollevarsi ed uscire da un periodo veramente buio. Oggi più che mai, si riparte con la voglia di dare lustro al nome di Brolo in tutta Italia. Per farlo, però, bisogna remare tutti nella stessa direzione. L’unione fa la forza, insieme scriveremo pagine importanti della storia di questa Società. La Tiger è una famiglia, sono fiero di continuare a farne parte».