Tennistavolo - La Top Spin Messina vince anche a Carrara ed è in finale scudetto
Dopo l’affermazione per 4-2 nella semifinale d’andata, i ragazzi del presidente Giorgio Quartuccio si sono ripetuti in casa dei campioni d’Italia con un rotondo 4 a 0. Per la squadra guidata da Wang Hong Liang i sigilli di Marco Rech Daldosso, Jordy Piccolin (due) e Antonino Amato.
La Top Spin Messina vola in finale scudetto di tennistavolo maschile, compiendo un vero e proprio capolavoro. Dopo la vittoria per 4-2 nella semifinale d’andata dei playoff, giocata una settimana fa a Villa Dante, i ragazzi del presidente Giorgio Quartuccio hanno completato l’opera, imponendosi in modo perentorio al ritorno, per 4-0, in casa dei campioni d’Italia in carica. Al Palasport di Avenza di Carrara è stato un autentico monologo della squadra allenata da Wang Hong Liang, fino alla meritatissima esplosione di gioia per il raggiungimento di un traguardo storico, l’ennesimo di una stagione ricca di soddisfazioni.
Come all’andata, nel singolare d’apertura è stato ancora uno straordinario Marco Rech Daldosso a dare il via al successo della Top Spin contro l’Apuania, battendo Aliaksandr Khanin, il numero 1 in classifica degli stranieri. Nel primo set, Rech Daldosso è andato sotto sul 4-3, mettendo poi a segno sette punti consecutivi, indirizzando il parziale in proprio favore. Khanin si è opposto per quattro volte, prima di capitolare sull'11-8. Nel secondo set Rech Daldosso è partito bene (3-1, 6-4), venendo ripreso sul 6-6 e conducendo di nuovo sino all'8-7. Il bielorusso lo ha però superato (9-8), conquistando il parziale (11-8). Nella terza frazione l’atleta della Top Spin si è trovato a rincorrere (0-4), ma ha confezionato una bella rimonta, che si è concretizzata sull'8-7. Facendo valere i propri colpi, Rech Daldosso ha quindi prevalso per 11-8, sfruttando il secondo set-point a sua disposizione. Nel quarto parziale, Khanin avanti in avvio (3-0), poi sette punti di fila del bresciano, in forma smagliante, che ha preso decisamente il largo, vincendo per 11-6. 3-1 finale e preziosissimo vantaggio per la Top Spin nel quadro generale degli incontri.
A seguire, si sono affrontati Jordy Piccolin e Romualdo Manna. Inizio in salita per Piccolin, che ha visto il rivale partire meglio (3-6). Sul 10-7 Manna ha avuto tre set-point, tutti annullati da un Piccolin molto carico che, capovolta la situazione, ha colto la seconda chance, imponendosi per 14-12. Nella seconda frazione, dal 3-1 per il padrone di casa, il bolzanino della Top Spin è volato sull’8-5, terminando con il punteggio di 11-8. Manna ha provato a reagire e si è aggiudicato il terzo set (11-5), ma ciò non ha fatto scomporre Piccolin, autore di un quarto parziale praticamente perfetto, in cui è andato in fuga sull’8-1 e ha chiuso con un gran dritto per il punto dell’11-2. Il successo per 3-1 di Piccolin ha dato nuova linfa alla Top Spin, balzata sul 2-0 e, a quel punto, vicinissima all’obiettivo.
Come è spesso accaduto, è stato di Antonino Amato il sigillo decisivo. Il palermitano ha battuto per 3-0 Jan Zibrat, spalancando alla Top Spin le porte della finale. Nel primo set Amato ha subito dettato il ritmo (5-2), vedendo filare tutto liscio sino all’11-5. Amato si è ripetuto nel secondo parziale, quando è scappato sul 5-1, ha visto lo sloveno ridurre le distanze (7-5) e ha poi piazzato l’allungo senza fare sconti. L’11-7 è maturato con un bel rovescio. Nel terzo set, con Zibrat avanti per 7-6, Amato è stato determinato nel riprendere l’avversario e voler chiudere il discorso a tutti i costi. Il primo match-point, sul 10-9, è stato annullato, mentre il secondo, al quale è arrivato dopo un gran servizio, è stato sfruttato nel migliore dei modi da un superlativo Amato (12-10). La festa per il matematico verdetto è ufficialmente scattata con un abbraccio collettivo tra i quattro protagonisti (insieme ad Amato, Rech Daldosso e Piccolin anche Damiano Seretti, non impiegato in questa sfida), il presidente Giorgio Quartuccio e il tecnico Wang Hong Liang. Jordy Piccolin non si è però accontentato ed ha regolato per 3-1 (9-11, 11-4, 11-4, 11-4) Aliaksandr Khanin nell’ultimo confronto della serata. La Top Spin, passata per 4-0 a Carrara, deve adesso attendere l’esito della semifinale di ritorno tra Aon Milano Sport e A4 Verzuolo Tonoli-Scotta (vittorioso per 4-1 all’andata) per conoscere la sua avversaria.
Il presidente della Top Spin, Giorgio Quartuccio, può celebrare con grande orgoglio l’approdo ad una finale storica: “Vincere a Carrara per 4-0 è stata una dimostrazione di forza impressionante che abbiamo dato agli avversari e questo ci trasmette fiducia anche in vista della finale. Qualunque sarà la nostra rivale andremo ad affrontarla, non da favoriti, ma con la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutte. I ragazzi sono in forma e stanno giocando tutti alla grande. Rech Daldosso sta prendendo per mano i compagni, la sua vittoria ha dato fiducia a tutti. Piccolin, se gioca sciolto, può essere micidiale, Amato, anche questa volta, ha fatto il punto decisivo, valso l’accesso alla finale. Sono stati tutti davvero grandi”.
esultanza di Rech Daldosso, Amato, Seretti e Piccolin