Tennis - Nino Bombara e Fabrizio Andaloro vincono l'ottava edizione del Racchetta di Legno, intitolato il campo a Filippo Andaloro
Si è rinnovato venerdì scorso al Circoletto dei Laghi il classico appuntamento col tennis vintage nel ricordo del compianto Filippo Andaloro al quale i dirigenti del circolo di via Margi hanno voluto intitolare il campo principale del complesso sportivo.
L’VIII Edizione del “Racchetta di legno”, da tre anni a questa parte Memorial Filippo Andaloro, ha visto ai nastri di partenza 32 tennisti che si sono confrontati in un torneo di doppio giallo impugnando rigorosamente la vetusta racchetta di legno, rispolverata per l’occasione. La formula del torneo prevedeva la divisione dei partecipanti in due fasce di merito e tre manches di gara con coppie sorteggiate ad ogni manche. Al termine della terza si è stilata la classifica delle due fasce in base alla differenza dei games vinti e persi da ciascun giocatore. I primi quattro giocatori delle due fasce hanno disputato le semifinali con accoppiamenti nuovamente sorteggiati.
Nella prima semifinale Fabrizio Andaloro e Salvatore Di Rosa hanno superato Damiano Velardo e Giovanni Sturniolo mentre nell’altra Gabriele e Nino Bombara hanno battuto Giovanni Tripodo e Luciano Catania. Dopo l’ultimo sorteggio la finale ha visto confrontarsi la coppia formata da Fabrizio Andaloro e Nino Bombara e quella composta da Gabriele Bombara e Salvatore Di Rosa. Il match è stato molto equilibrato e ricco di scambi di pregevole fattura: a spuntarla per 7 giochi a 5 sono stati Andaloro e Bombara che per la prima volta hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro del torneo.
Tuttavia a prescindere dal risultato sportivo, la manifestazione è riuscita anche quest'anno a coinvolgere in un "tuffo nel passato" giovani e meno giovani che sono rimasti affascinati dall’utilizzo delle vecchie racchette in legno quali, tanto per citarne qualcuna, la Maxima, la Scaglia, la Rossignol, la Donnay, la Slazenger, la Wilson, la Snauwaert, la Spalding, la Fila.
Dopo la finale si è svolta la cerimonia di premiazione durante la quale è stato assegnato il premio “Filippo Andaloro” a Fausto Consolo quale giocatore distintosi per passione e signorilità, qualità che, insieme a tante altre, hanno arricchito Filippo e chi lo ha conosciuto e frequentato. La targa ricordo è stata consegnata dalla moglie del compianto Andaloro, Caterina Mondello. La stessa Caterina e la signora Maria Andaloro, sorella di Filippo, hanno scoperto la targa con inciso il nome di Filippo Andaloro, posta all’ingresso del campo principale.
la signora Caterina Mondello consegna il premio "Filippo Andaloro" a Fausto Consolo
nella foto da sinistra a destra Nino Bombara, Fabrizio Andaloro, Salvo Di Rosa e Gabriele Bombara