Shedir Villafranca, Scatta da Viareggio il campionato di Serie A
Inserita nel girone B, la squadra del presidente Giacomo Picciolo affronterà in terra toscana il Lamezia, venerdì 17 giugno, l’Ecosistem Catanzaro, sabato 18 e il Barletta, domenica19. A completare il quadro vi sono le compagini che Ott e compagni incroceranno invece nelle successive due tappe. Le migliori quattro classificate di ogni girone accederanno alla Final Eight per lo scudetto dal 5 al 7 agosto.
Archiviata la Coppa Italia, chiusa con un brillante terzo posto, per lo Shedir Villafranca Beach Soccer è ora tempo di pensare al campionato. La prima tappa della Serie A 2016 è prevista a Viareggio già nel prossimo fine settimana e interesserà entrambi i gironi. La squadra del presidente Giacomo Picciolo, inserita nel “B”, affronterà in terra toscana il Lamezia, venerdì 17 giugno alle ore 14.15, l’Ecosistem Catanzaro, sabato 18 alle 13, e il Barletta, domenica 19 alle 14.15. A completare il quadro vi sono le compagini che Ott e compagni incroceranno invece nelle successive due tappe: Napoli, Canalicchio e Catanese (da sfidare a Terracina dall’8 al 10 luglio); Terracina, Catania e Licata (avversarie a Catanzaro dal 22 al 24 luglio). Le migliori quattro classificate di ogni girone accederanno alla Final Eight per lo scudetto, a Riccione, dal 5 al 7 agosto.
L’allenatore dello Shedir Villafranca, Fabrizio Belluso, commenta così la composizione del raggruppamento centro-meridionale: “Abbiamo tutte le possibilità di qualificarci alla Final Eight, ma bisognerà partire col piede giusto. Ad eccezione delle favorite Terracina e Catania si preannuncia un girone molto combattuto, nel quale speriamo di essere tra le protagoniste. Il calendario? Prima o poi vanno affrontate tutte. Il Lamezia è una formazione ostica, imperniata su un gruppo di ragazzi locali, in grado di dare sempre del filo da torcere ad ogni avversaria. Il Catanzaro è un’ottima squadra, molto competitiva. Quest’anno hanno unito le forze e dalle due società che vi erano ne è stata creata una sola. Conoscono il gioco e il regolamento ormai da anni, sono sicuro che lotterà fino alla fine insieme a noi per i due posti lasciati liberi da Catania e Terracina. Infine non credo che troveremo lo stesso Barletta della Coppa Italia. In questo momento sembra una squadra alla portata, ma sono certo che tra le file dei pugliesi arriveranno altri giocatori in vista del campionato”.
“La Coppa Italia – prosegue il tecnico - è servita per confrontarci con le migliori. E’ andata bene e ci ha dato la consapevolezza di essere una buona squadra. Una volta arrivati in semifinale è ovvio che ce la giocassimo, ma sappiamo com’è andata la partita con il Viareggio, che comunque si era laureato campione d’Europa appena una settimana prima. C’è del rammarico per quella gara perché con un risultato diverso alla fine del primo tempo, chiuso sullo 0-0, il match poteva prendere tutt’altra piega. Il terzo posto è stato un bellissimo piazzamento, magari con l’obiettivo di cercare di migliorarlo l’anno prossimo. Adesso viene però il difficile”.
Nell’analisi del vicepresidente Giuseppe Tomasino si parte proprio dal podio relativo alla competizione che assegnava la coccarda tricolore: “In Coppa Italia è stata un’esperienza positiva. Il forte spirito di gruppo, il talento dei nostri campioni e la guida tecnica del mister Belluso sono le componenti che ci hanno consentito di vivere una competizione da protagonisti, sfiorando anche il colpaccio. Dispiace per alcune discutibili decisioni arbitrali, vedi la mancata espulsione di Ramacciotti del Viareggio e il rosso inflitto a Ott nella gara con il Pisa. Adesso la testa è al campionato. Bisognerà calarsi subito con umiltà ed impegno in un torneo nel quale tutte le avversarie daranno il massimo. Ci aspettano delle sfide importanti e nulla dovrà essere lasciato al caso. Sarà determinante partire bene per poi lavorare più serenamente. Il nostro obiettivo è qualificarci per la Final Eight di Riccione, ottenendo uno dei quattro posti disponibili. Sappiamo che per riuscirci occorrerà dare tutto, fino all’ultima goccia di sudore”.