Setterosa super: batte la Russia e vola in finale ai Giochi Olimpici
Dodici anni dopo, la nazionale italiana di pallanuoto femminile torna a disputare una finale olimpica. Nel 2004 ad Atene il setterosa vinse il titolo a cinque cerchi, allora in squadra vi era la messinese Silvia Bosurgi. Cinquina di gol della Garibotti, vera trascinatrice della squadra
Russia-Italia 9-12
Russia: Ustyukhina , Glyzina 1, Prokofyeva 1, Karimova, Borisova, Lisunova 2, Simanovich, Timofeeva, Soboleva 1, Ivanova 2, Grineva 1, Karnaukh, Gorbunova 1. Coach. Gaidukov.
Italia: Gorlero, Tabani 2, Garibotti 5, Queirolo 1, Radicchi 1, Aiello, Di Mario 1, Bianconi 2 (2 rig.), Emmolo, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Teani Coach. Conti.
Arbitri: Buch (spa), Koganov (aze).
Note: parziali 2-2, 2-4, 0-2, 5-4. Spettatori 3000 circa. In porta con la Russia il n. 13 Karnaukh. Superiorità numeriche: Russia 3/7, Italia 2/7 + 2 rigori. Uscita per limite di falli Grineva (R) nel quarto tempo.
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Rio continua a regalare in vasca delle grosse soddisfazioni alla pallanuoto tricolore con le ragazze del ct Fabio Conti che superano 12 a 9 una coriacea Russia. Una bella prestazione di carattere, in cui esce fuori l’organizzazione di gioco dell’Italia oltre a una buona condizione atletica. La Russia ha messo in difficoltà le azzurre nella fase iniziale quando Ivanova (dopo 17 secondi di gioco) e la Gorbunova in controfuga confezionano il 2 a 0 iniziale.
Poi l’Italia si toglie di sopra l'emozione con la Garibotti che realizza una doppietta (saranno cinque al termine le sue reti) che cambia le carte in tavola. Il setterosa incomincia a prendere le misure alle avversarie, non concedendo tiri facili. Quando le russe inquadrano la porta ci pensa la Gorlero con i suoi interventi a negarle la gioia della marcatura. Il 3 a 2 per l’Italia lo confeziona in superiorità numerica la Tabani, poi Aiello si procura un rigore che la Bianconi trasforma con grande freddezza. Sul +2 la Russia prova a reagire, aumentando il pressing ma il portiere azzurro in forza alla Waterpolo Messina (come Garibotti, Aiello e Radicchi) è un muro insuperabile.
Dopo vari tentativi non sfruttati la Lisunova trova l’angolo giusto per ridurre le distanze. Poi Glyzina impatta con una bella conclusione dall’angolo corto a due minuti dal termine della frazione. Si tratta però di un fuoco di paglia e con due bombe dalla distanza di Garibotti e Radicchi il setterosa si riporta avanti (6-4) al riposo. In avvio del terzo periodo l’Italia è sempre più convinta e con una Garibotti in stato di grazia allunga sul +3 (7-4): ci pensa poi il capitano Tania Di Mario con una conclusione dalla distanza a regalare alla nazionale tricolore il massimo vantaggio (8-4).
L’incontro di fatto termina qui perché le ultime fiammate della Russia sono ben controllate: Tabani va di nuovo a bersaglio per il 9 a 5. Ivanova e Prokofieva riducono lo scarto, poi ci pensa la Garibotti ad allontanare le paure con la rete del 10 a 7. Il finale non riserva sorprese con le azzurre che mantengono il vantaggio andando nuovamente a segno con Bianconi dai sette metri (in risposta alla precedente marcatura della russa Grineva) e con Queirolo. Al suono della sirena sono abbracci e sorrisi in salsa italica per una finale che premia la compattezza e le qualità tecniche del gruppo creato dal ct Fabio Conti.
MESSINA FLASH