Serie D - Sergio Campanella: ''Promozione Atlantico tanto bella quanto inattesa''

29.04.2016 19:22

“Siamo partiti con l’intenzione di fare un buon campionato - ci racconta il capitano della formazione tirrenica -. Sapevamo che potevamo puntare in alto, ma la squadra, allenata da mister Gangemi, era troppo “giovane”, quindi necessitava di ruotare e macinare allenamenti. Il duro lavoro fatto in palestra ha dato i frutti sperati”.

Le cose più belle sono probabilmente le più inaspettate. Sta in questa fase pronunciata dal capitano Sergio Campanella, l’essenza della stagione disputata dall’Atlantico e della lunga cavalcata culminata con la vittoria del girone A di serie D e la promozione nel massimo campionato regionale. Atleta di esperienza, Campanella rappresenta l’anima della squadra, anche per la grinta e lo spirito combattivo che lo hanno sempre contraddistinto. “Quando abbiamo iniziato a porre le basi del nostro progetto c’erano alcuni punti interrogativi abbastanza importanti, ad esempio l’eventuale presenza di due atleti di caratura superiore rispetto al campionato che dovevamo affrontare, mi riferisco a Marco Trifiletti e Renato Russo. Grazie alle capacità persuasive di Nino D’Anzi e ad un progetto ambizioso siamo riusciti a coinvolgerli e a completare l’organico. Quando il quadro finalmente ha preso forma ho capito che potevamo fare molto”.

Quali erano le aspettative con le quali avete affrontato questa stagione?. “Siamo partiti con l’intenzione di fare un buon campionato. Sapevamo che potevamo puntare in alto, ma la squadra, allenata da mister Gangemi, era troppo “giovane”, quindi necessitava di ruotare e macinare allenamenti. Il duro lavoro fatto in palestra ha dato i frutti sperati”.

Siete usciti fuori alla distanza. Nel girone di andata vi era mancata un po' di continuità nei risultati. “Si è vero nella prima fase del campionato i risultati sono stati altalenanti, ma è altrettanto vero che era necessario un periodo di rodaggio per affinare al meglio l’intesa, devo ammettere che il duro lavoro e la grande professionalità dei due palleggiatori (Bonaccorso–Quattrocchi ndr) ha reso molto agevole il cammino”.

Non soltanto la promozione ma anche un primato arrivato all'ultima giornata quando forse non ve lo aspettavate più. “E’ stato tanto inaspettato quanto straordinario. Per questo progetto è doveroso ringraziare quei tre un po’ folli che come me, in un giorno caldissimo di agosto, hanno deciso di intraprendere con grande passione questa nuova esperienza. Mi riferisco a Antonio Gangemi, Giovanni Rizzo e Carmelo Coletta”.

Parliamo di te. Come nasce l'idea di indossare la maglia dell'Atlantico?

“La scorsa estate avevo avuto diverse richieste da altrettante società, di Messina e provincia, ma ho sentito l’esigenza di sposare un progetto che vuole riportare la pallavolo maschile in una delle società più longeve della provincia messinese. La Pallavolo Trinisi è una società storica, costituita nel 1983, Felice Trifiletti, presidente storico, mi ha sempre incitato a progettare il ritorno della maschile nella sua società. Quindi dopo circa 12 anni sono tornato ad indossare la maglia della Pallavolo Trinisi”.

Quante promozioni hai ottenuto in carriera e che emozioni ti trasmettono?

“Ho iniziato a giocare quando ancora era in vigore il cambio palla, i set (interminabili) finivano a 15, la ricezione doveva essere fatta solo ed esclusivamente in bagher e i palloni erano solo bianchi. Di promozioni, per mia fortuna, ne ho festeggiate molte, ovviamente, con diverse società. Ogni campionato giocato mi ha sempre lasciato qualcosa di positivo, grazie alla pallavolo ho conosciuto persone meravigliose. Vincere un campionato è l’epilogo più bello dopo tanti sacrifici. Ti riempie di gioia e ti lascia un piacere immenso da condividere con quella che possiamo definire come la seconda famiglia: cioè la squadra”.

Ripercorriamo un po' la tua carriera. Quali sono le tappe che ricordi con maggiore piacere e cosa ti ha insegnato la pallavolo in tutti questi anni sul campo?

“Se guardo nell’album dei ricordi della mia carriera pallavolistica voglio ricordare e menzionare il mio primo mister: Giovanni Schepis, a lui devo l’amore per questo sport. Ricordo con molto piacere, anche, il campionato di serie C1 giocato con la Pallavolo Trinisi, quando c’era la differenza tra C2 e C1 e per chi ha vissuto quegli anni sa benissimo che livello avevano quei campionati. Alla pallavolo devo tanto, ho conosciuto il mio primo amore, ho capito che significa organizzazione di squadra. La pallavolo è sport basato totalmente sul gioco di squadra, ti insegna il rispetto dei compagni e soprattutto degli avversari, che il “cinque” è sempre servito per incoraggiare un compagno in difficoltà ma anche e soprattutto per darti forza nei tuoi momenti di crisi.  Per questa promozione è doveroso ringraziare uno per uno tutti gli artefici di questa meravigliosa annata: Santino Bonaccorso, Enzo Quattrocchi, Giovanni Rizzo, Fabio Cucinotta, Nicola Impalà, Salvatore Rossetti, Carmelo Floridia, Marco Trifiletti, Matteo Impalà, Renato Russo, Carmelo Coletta e il mister Antonio Gangemi. Per quanto mi riguarda, voglio dedicare questa mia promozione a mio Padre che mi ha insegnato a crederci sempre”.

La formazione dell'Atlantico promossa in serie C

 

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