Serie D Maschile. Peppe Caravello: ''Sport 1 società modello, abbiamo la stessa concezione della pallavolo''

09.05.2016 21:43

Si tratta di un piacevole ritorno al passato visto che con questa società ha condiviso tante esperienze in panchina, sia nel settore femminile che nel maschile, lasciando sempre un buon ricordo.

 

“Allenare lo Sport 1 per me è come essere in famiglia”. A dirlo è Peppe Caravello che ha assunto nel corso del girone di ritorno la guida della formazione maschile di serie D.         

Per Caravello si è trattato di un piacevole ritorno al passato visto che con questa società ha condiviso tante esperienze in panchina, sia nel settore femminile che nel maschile, lasciando sempre un buon ricordo. Ma quello che più lo lega al Tabavolley e che, in un certo senso, lo ha spinto ad accettare senza riserve di ricoprire tale ruolo è una identica condivisione dei valori essenziali dello sport. Non meno importante il potere tornare a vivere l’atmosfera della palestra  e della pallavolo che, per chi lo conosce bene, sa quanto sia importante nella sua vita. Di nuovo nella mischia ma con la grinta e l’entusiasmo di quando era un ragazzino e si apprestava a muovere i primi passi nel mondo della pallavolo. “Ero rientrato in città da qualche settimana per dedicarmi a una nuova attività lavorativa, ma quando la società mi ha chiesto se potevo dargli una mano in un frangente non semplice della stagione ho accettato con piacere, qui mi sento come in famiglia. Conosco gran parte di questi ragazzi anche se ho visto qualche faccia nuova rispetto a un paio di anni fa (l’ultima sua esperienza alla guida dello Sport 1). Però devo dire che tutti mi hanno accolto con calore e vedo che anche tra di loro si stanno ben integrando. Non avevo dubbi che alla distanza questo gruppo si sarebbe ben amalgamato e avrebbe fatto vedere le sue potenzialità “. Gli chiediamo se è soddisfatto di come sta procedendo questa esperienza al timone dello Sport 1.

“Io ovviamente posso solo parlare di quello che ha fatto vedere la squadra durante la mia gestione. Sono arrivato nel girone di ritorno e se si esclude la sconfitta con Giarratana e questa al tie break con Modica, abbiamo vinto tutte le altre partite. Dunque non posso che ritenermi soddisfatto di quello che stanno dando i ragazzi e soprattutto del cammino che stiamo facendo insieme”. Quali sono i margini di crescita di questo gruppo anche pensando in ottica futura. Ormai mancano due giornate alla fine del torneo.

“Sono convinto che questo gruppo possa crescere parecchio perché a parte qualcuno un po’ più grande, è in gran parte composto da elementi giovani e dunque ci sono margini di miglioramento. Ma soprattutto ha un forte spirito di squadra e tanta voglia di lavorare in palestra per superare i propri limiti. In poche parole vedo in loro quelle doti umane e caratteriali che fanno parte del Dna della società. Questo è importante quando, ed è il nostro caso, si stanno gettando le basi di un progetto che guarda anche al futuro”.

Un finale di stagione nel corso del quale si punterà a raccogliere quanti più punti possibili per chiudere in bellezza una stagione comunque di crescita. “Non so quali siano i programmi della società in chiave futura, per quanto ci riguarda l’obiettivo nostro è quello di concludere con il miglior piazzamento possibile, soprattutto consapevoli di avere dato il massimo e dunque senza doverci rimproverare nulla o quasi”. Il legame con lo Sport 1 ha basi solide nel tempo. Caravello non nasconde che questa società abbia un posto speciale nel suo cuore.

“Per me lo Sport 1 è una società modello perché veramente qui i valori umani vengono considerati ancora più importanti di quelli tecnici, soprattutto il concetto e lo spirito di squadra viene prima delle individualità. Questa è la filosofia da sempre portata avanti dal club e che io ho condiviso in pieno anche perché la ritengo l’essenza dello sport. Ripeto si stanno gettando le basi per creare un gruppo con una identità ben definita, forte e coeso che si rispecchi in questi valori essenziali dello sport. Da questo punto di vista vedo segnali importanti che mi fanno guardare con fiducia alla prossima stagione. Il mio sogno è quello di portare in serie C questa squadra”.

 

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