Serie D - Il portiere del Due Torri Ingrassia: «Vogliamo salvarci. La nostra forza è il gruppo»
E' tra i migliori portieri del massimo campionato dilettantistico, punto di forza del Due Torri del tecnico Antonio Venuto. Stiamo parlando dell'estremo difensore Giuseppe Ingrassia, classe 1988, autentica rivelazione di questo avvincente torneo. Il team pirainese vanta la terza miglior difesa del campionato con 24 gol subiti in 26 partite, alle spalle di Akragas e Neapolis che ne hanno subiti 21. Merito dell'esperto condottiero messinese e di una grandissima organizzazione di gioco, ma anche della saracinesca Peppe Ingrassia, un numero uno che fa la differenza come pochi.
«Domenica ci attende un match point contro la Battipagliese, una partita importante da non sbagliare assolutamente. Vietato abbassare la guardia, giocheremo in casa e sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione e non sottovalutare l'impegno, sarà una partita ostica contro una squadra reduce da una vittoria. Non ci saranno gli squalificati Matinella e Puntoriere, ma non dobbiamo demoralizzarci, chi scenderà in campo risponderà presente e si farà trovare pronto. Noi stiamo preparando la gara con grande attenzione, come sempre del resto, vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile».
A parlare è il portiere del Due Torri Giuseppe Ingrassia, in rampa di lancio, grande protagonista del campionato del team biancorosso: «Il mister è un ex portiere e con lui mi trovo alla grande - afferma Ingrassia - , è molto attento e meticoloso, un grande lavoratore. Non trascura niente, è molto attento ai dettagli e trasmette al gruppo carica, grinta e passione, è un grande motivatore».
Nato a Palermo il 9 settembre del 1988, Peppe Ingrassia ha vinto il campionato Primavera con il team rosanero nel 2009 assieme al suo attuale compagno di squadra Ciccio Pitarresi agli ordini di mister Pergolizzi. In quella squadra militavano i vari Adamo, Costantino, Romeo, Cossentino, Mazzotta, Conti, Corsino e Misuraca, ma soprattutto la stella uruguayana Abel Hernandez. Sconfitta la Juventus nei quarti di finale, il Chievo Verona in semifinale e il Siena di Ivanov, Buchel, Giannetti e Larrondo nella finalissima, il Palermo ottenne un risultato storico grazie anche a Ingrassia e Pitarresi che, per uno scherzo del destino, si sono ritrovati quest'anno al Due Torri agli ordini di mister Venuto.
In quel campionato Peppe Ingrassia subì appena un gol dai quarti di finale in poi, un calcio di rigore realizzato da Yago Falque in un 3-1 spettacolare contro la Juventus di Pinsoglio, Ariaudo, Marrone, Castiglia, Rossi, Libertazzi e Immobile: «Fu una grandissima stagione, la ricorderò sempre. L'anno successivo andai in prestito in Serie C1 all'Hellas Verona e giocai 4 partite facendo il vice di Rafael, poi al Pergocrema, sempre in Serie C1, come vice di Francesco Russo, ex Cavese, ora in Svizzera, un ottimo portiere che avrebbe meritato ben altri palcoscenici, un grande calciatore. La stagione successiva provai l'esperienza estera in Belgio, in Serie B, con il Visè, assieme a Pitarresi, Romeo, Conti, Prandelli e Camarà. In due anni collezionai 58 partite, il livello era simile alla nostra Lega Pro, un'esperienza comunque formativa con due salvezze raggiunte in maniera tranquilla. Dopo due anni tornai in Italia, in Serie D, al Licata, 13 presenze prima della chance con il Due Torri. Rimpianti? No, la vita è così, ti riserva sempre tante sorprese. Tornare tra i professionisti è un sogno, ma non voglio illudermi, per il momento preferisco pensare esclusivamente a far bene con il Due Torri», ha dichiarato Ingrassia.
«La scorsa estate, la settimana prima di Ferragosto, si presentò la possibilità di vestire la maglia del Due Torri e colsi la palla al balzo - dichiara l'ex rosanero - . Il mister, storicamente, ha sempre puntato su portieri esperti e dopo l'amichevole estiva con la Reggina mi chiese di far parte dell'organico. Accettai con grande entusiasmo, anche perché conoscevo tanti ragazzi tra cui Cassaro, Provenzano e Pitarresi. Il bilancio fin qui è positivo, sono molto contento, anche se si può sempre migliorare. La squadra è giovanissima, probabilmente la più giovane del girone, siamo migliorati tanto ma non ci accontentiamo e fino alla fine non regaleremo niente a nessuno. Ho legato con tutti i ragazzi, siamo una famiglia, la vera forza del Due Torri è il gruppo, guidato da un grande allenatore come mister Venuto. L'innesto di Santo Matinella ha fatto la differenza, è un calciatore esperto, una bravissima persona da cui si può solo imparare».
Sul futuro Peppe non si sbilancia. Il suo unico obiettivo, per il momento, è quello di far bene con la maglia biancorossa del Due Torri: «Spero di raggiungere il prima possibile la salvezza con il Due Torri, per il momento non voglio pensare ad altro. Giorno dopo giorno ce la metterò tutta per raggiungere traguardi importanti».