Serie D - Il Messina non sa segnare, la Cittanovese sa difendersi
Acr Messina-Cittanovese 0-0
Acr Messina: Caruso; Cascione, Lomasto, Sabatino, Giofrè; Cristiani (37’ st Vacca), Aliperta (43’ st Manfrellotti), Cretella; Bollino (33’ st Lavrendi), Foggia, Arcidiacono (18’ st Addessi). Allenatore: Raffaele Novelli. A disposizione: Lai, Mazzone, Boskovic, Izzo, Crisci.
Cittanovese: Latella, Barilaro, Alfano, Lo Nigro, Corso, Zinfollino, Viola (14’ st Solinas), Cosenza, Dorato (24’ st Petrucci), Crucitti, Losasso (24’ st Felici). Allenatore: Graziano Nocera. A disposizione: La Cagnina, Scuderi, Rizzo, Meola, Fuschi, Ndreu.
Arbitro: Andrea Valentini di La Spezia.
Assistenti: Roberto Lobene di San Benedetto del Tronto e Dimitri Giorgio Ghio di Novi Ligure.
Note: ammoniti Zinfollino, Sabatino, Vacca, Lo Nigro. Angoli 2-5 (1-2). Recupero 2’ pt, 5’ st.
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Il Messina non sa vincere contro una Cittanovese che, invece sa difendersi e, addirittura, avrebbe alla fine potuto immeritatamente vincere. Tutto questo non va bene per una squadra che da capolista dovrebbe demolire le avversarie, e invece, pur creando tanto, non riesce a superare (e non è la prima volta) la difesa opposta. Le idee di gioco dei giocatori giallorossi sono valide in fase di costruzione ma falliscono in pieno nella fase conclusiva, specialmente se una squadra come la Cittanovese si difende in undici uomini.
Non c’è altro da aggiungere, anche se il Messina ha avuto almeno cinque grandi occasioni, rischiando nella foga di subire il pericoloso contropiede degli avversari. Una squadra con un potenziale come quello giallorosso non può non vincere contro chi in campo può mettere solo il cuore e poca tecnica.
Una considerazione in chiusura, così come scrive qualche tifoso, questa squadra con un altro tecnico avrebbe almeno 10 punti di vantaggio sulla seconda, perché Novelli non ha la mentalità vincente e non azzecca i tempi delle sostituzioni con tutto quel potenziale che ha in panchina, quasi accontentandosi di non perdere.