Arriva la quinta vittoria  nel campionato di serie D femminile per il Centro Universitario Sportivo. Un successo importante non tanto per la classifica con la salvezza che è ormai un dato quasi acquisito (manca solo il riscontro della matematica ma il +14 fa dormire sonni tranquilli), ma per la forza caratteriale di un gruppo capace di uscire fuori anche da situazioni di oggettiva difficoltà. Tra infortuni e malanni di stagione, il tecnico Valentina Leandri deve rinunciare ad alcuni elementi. Pesa in modo particolare il forfait dei due liberi Federica Currò (out per un infortunio) e Martina Giglio alle prese con l’influenza.

L’allenatore messinese deve dunque rivedere l’assetto difensivo della squadra provando nel ruolo una soluzione nuova rappresentata da Martina Bruno. L’atleta messinese dimostra grande spirito di sacrificio adattandosi a un ruolo inusuale per lei e senza di fatto averlo potuto testare nel corso degli allenamenti settimanali. La Bruno (peraltro anche lei alle prese con i virus di stagione) ha risposto in maniera positiva. Bella prestazione da parte di Marika Arena che ha messo a terra palloni pesanti in attacco. Entrambe hanno dato un  contributo prezioso al successo della squadra insieme al resto di un collettivo che ha risposto alle aspettative del tecnico.

Lo schieramento iniziale del Cus Unime vede il capitano Giulia Venuto in regia con  Noemi Pace opposta, Paola Alibrandi e Giulia Maisano al centro e Laura Chiofalo e Marika Arena di banda. Il primo set è vissuto sul punto a punto per lunghi tratti, poi nelle fasi finali le messinesi trovano sempre il colpo di coda risolutore. Analogo in buona sostanza l’andamento del secondo, vissuto sul filo di un equilibrio costante con scarti piuttosto contenuti. Nessuna delle due formazioni riesce a trovare l’allungo decisivo: l’epilogo ai vantaggi premia stavolta il sestetto catenoto.

L’incontro di fatto termina qui perché dal terzo in poi si vede in campo un Cus che viaggia con il motore a mille tanto da andare ad aggiudicarsi le due frazioni successive con scarti elevati.  Spazio nel corso del match alle giocatrici meno impiegate fino ad oggi. In campo hanno trovato occasione per mettere in mostra le loro qualità elementi come Federica  Sgambati e la seconda palleggiatrice Clara D’Arrigo.

Cus Unime

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