Serie C Maschile - Nicola D’Andrea: ''Letojanni ambiente sano che ha fame di vera pallavolo''

15.02.2015 15:26

Massimiliano Andò

Con il campionato di serie C fermo per il classico giro di boa, le attenzioni del Letojanni si sono spostate sulla Coppa Sicilia che l’ha visto impegnato nella gara valida per i quarti di finale. Anche su questo fronte i ragazzi del tecnico Peppe Staiti continuano a mettersi in evidenza collezionando l’ennesimo successo stagionale. Il 3 a 0 inflitto all’Aquila Bronte è valso il passaggio al turno successivo.

Tra i protagonisti in campo di questa sfida in Coppa  come delle precedenti gare di campionato troviamo Nicola D’Andrea: approdato in estate al Letojanni, il centrale messinese  vanta alle spalle una lunga esperienza accumulata sui campi di serie B2 e B1 che lo hanno portato a maturare sia sotto il profilo tecnico che tattico. Nelle ultime tre stagioni si è messo in evidenza con la Pallavolo Messina, prima nell’anno della vittoria del campionato di B2 e infine nei due anni in B1, risultando un punto fermo per i compagni. D’Andrea si è subito integrato nella realtà di Letojanni, dove del resto conosceva molti suoi compagni per averli incontrati da avversari o per averci giocato insieme. La sua capacità di essere un esempio sia dentro che fuori il parquet è uno dei suoi punti di forza tanto da essere scelto per ricoprire il delicato ruolo del capitano. Lo abbiamo sentito per raccoglierne le impressioni su questa sua prima parte di stagione rivolgendo anche lo sguardo al futuro.

Allora Nicola come valutare questa prima metà del campionato condotto dal Letojanni.
“Penso che il girone di andata sia andato abbastanza bene, in un certo sono state rispettate le aspettative, l'unico rammarico sono ovviamente i punti persi con l'Augusta; anche se siamo decisi più che mai a riprenderceli nel prossimo scontro diretto in casa”.
La lotta promozione sembra essere ormai tra voi e l'Augusta, le due squadre con il potenziale tecnico e umano più completo.
"Non credo possa esserci qualche ribaltone, il campionato bene o male ha dimostrato che queste due squadre si ergono un gradino sopra le altre, e leggermente sotto ci sono Carlentini e Peloro, anche se ovviamente per vincere contro queste compagini non puoi permetterti di abbassare il ritmo perché altrimenti si potrebbe compromettere tutto ciò che di buono si è fatto fin ora".
Una valutazione personale di questi mesi a Letojanni, che ambiente hai trovato?
“La valutazione senz'altro può solo essere positiva, ho trovato un ambiente sano dove la gente ha fame di vera pallavolo. Dal punto di vista societario il presidente Salvatore Soraci è una persona di cuore, si vede che a questa squadra ci tiene davvero non solo dal punto di vista dei risultati. Ha un atteggiamento affettivo nei confronti di tutti i ragazzi. Insieme a lui anche suo fratello fa la sua parte all'interno di essa”.
Quali sono i punti di forza che Letojanni ha per fare la differenza in ottica primo posto.
“Direi il collettivo in tutti i suoi componenti perché la forza del gruppo è fondamentale per raggiungere grossi risultati. Poi vi è il calore che ti trasmette il pubblico che ogni settimana viene sempre più numeroso a sostenerci. Noi cerchiamo di ripagarli provando a giocare una bella pallavolo e penso che fino ad ora ci siamo riusciti. Vi è poi il mister Peppe Staiti che sta esercitando il ruolo di tecnico in maniera ottimale, in quanto riesce a motivare il gruppo nel modo giusto sia in campo che durante gli allenamenti. Quando è necessario si mostra anche severo perché sa quanto sia importante mantenere la tensione sempre al massimo”.
Tu sei uno che le responsabilità non lo spaventano e la tua esperienza anche in B1 può essere preziosa per il gruppo.
“Sono abituato a pensare che le partite dove ti giochi davvero qualcosa d'importante sono sempre quelle più belle da giocare e soprattutto sono quelle dove bisogna davvero dimostrare il tuo valore di giocatore. Io non mi tiro mai indietro in questo senso e spero attraverso la mia esperienza di potere trasmettere questo mio modo di pensare ai compagni, soprattutto a quelli meno esperti. Ovviamente cercando sempre di mantenere la pressione al minimo durante la settimana, in quanto le vere partite, quelle in cui ti giochi una stagione, ti trasmettono le motivazioni da sole”.

Un primo piano del centrale Nicola D'Andrea e in alto mentre è impegnato a muro

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