Serie C - Il Messina "riparte" con un punticino conquistato a Taranto
Taranto-Messina 0-0
Taranto (4-3-3): Chiorra; Versienti (6’ st Mastromonaco), Riccardi (23’ pt Granata), Benassai, De Maria; Bellocq, Civilleri, Labriola (32’ Santarpia); Pacilli (1’ st Ghisleni), Italeng, Giovinco. A disposizione: Antonino, Zecchino, Zullo, Cannavaro. All.: Giuseppe Laterza.
Messina (3-5-2): Lewandowski, Rondinella, Celic, Carillo, Mikulic, Simonetti, Fofana, Konate, Balde (17’ st Russo), Adorante (42’ st Busatto), Catania (32’ Damian). A disposizione: Fusco, Fantoni, Marginean. All.: Ezio Capuano.
Arbitro: Claudio Petrella di Viterbo. Assistenti: Egidio Marchetti di Trento e Marco Porcheddu di Oristano. Quarto ufficiale Franco D’Eusanio di Faenza.
Note: ammoniti Mikulic, Benassai, Granata, Rondinella, Bellocq. Calci d’angolo 1-1 (0-0). Recupero 1’ pt, 5’ st.
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Primo punticino per il Messina che a Taranto chiude con la rete inviolata. Sono passati dopo cinque turni da quando la squadra giallorossa non ha subito gol, e questo lascia un pizzico di speranza per il futuro dei messinesi che non hanno rischiato nulla allo stadio “Jacovone” e addirittura, pur giocando con una certa attenzione a non scoprirsi, hanno avuto anche l’occasione per vincere con un’azione manovrata, non volendo addossare colpe specifiche a Balde quando, in precedenza, dopo aver rubato palla in attacco, non ha visto accanto un compagno smarcato.
Le numerose assenze hanno anche condizionato il comportamento della squadra che non voleva assolutamente perdere. Così alla fine è risultata una gara per certi versi noiosa e con pochi spunti sui due fronti, ma questo stavolta suona a demerito del Taranto che avrebbe dovuto tentare qualcosa di più ma non ce l’ha fatta proprio per merito del Messina, ben messo in campo e con un pizzico di buona volontà più.
Prima parte di gara avara di emozioni, le due squadre puntano in primis a non prenderle e si fatica a scardinare le rispettive difese. Nessun tiro degno di nota da una parte e dall’altra ma al 42’ gran contropiede sprecato da Balde: disimpegno errato della difesa locale in posizione di trequarti, ma l’attaccante di colore, in 3 contro 2, si dimostra troppo egoista, si invola da solo anziché servire il compagno e viene fermato da un difensore. Nella ripresa Lewandowski dice di no al 26 a un tiro di Giovinco: La squadra ospite si difende con ordine, e al 35’ non sfrutta una clamorosa occasione, la più ghiotta del match: Fofana si invola in area, si accentra, prende spazio e campo e conclude di sinistro a botta sicura, ma spara incredibilmente fuori un rigore in movimento.