Smaltite le tossine di una stagione lunga e logorante, chiusa con la disputa dei playoff grazie al sesto posto conquistato alla fine della regular season, la dirigenza della Basket School Messina si è messa nuovamente al lavoro per programmare il prossimo campionato di serie C Silver: il quarto consecutivo per il club peloritano. Uno dei primi atti della stagione che andrà ad iniziare in autunno, è l’ufficializzazione dell’ingresso nella compagine societaria di Michele Gullè. Trentacinquenne assicuratore Groupama, messinese, e grande appassionato della palla a spicchi con trascorsi nel basket, Michele già nel finale del campionato appena concluso si è avvicinato alla ZS Group Messina. Gullè sarà il nuovo Team Manager del club presieduto da Massimo Zanghì e Patrizia Samiani, che si appresta a celebrare il quindicesimo anno di attività.
La sua passione per la pallacanestro nasce fin da bambino: “Ho cominciato a giocare a basket quando avevo 12 anni con l’Amatori guidata da Peppino Dispensieri, arrivando a fare qualche apparizione nella prima squadra, allora in C2. In seguito ho giocato con il Giostra, in Serie D”. Una passione che non si è sopita, nonostante la lontananza dal parquet: “La pallacanestro è uno sport che difficilmente si riesce a non amare, malgrado siano trascorsi tanti anni dalla mia ultima partita, questo sport mi emoziona sempre di più. Oggi mi trovo coinvolto in questo progetto, entro a far parte di questa grande famiglia con vero piacere, grazie a degli amici come Francesco e Clemente Mazzù, miei ex compagni di squadra, con i quali condivido la stessa passione”. Sesto posto e playoff l’anno scorso, per il futuro a cosa può ambire la ZS Group Messina? “La scorsa stagione a mio parere si sono raggiunti degli ottimi obiettivi, ma sicuramente non è un punto di arrivo. Spero di poter dare il mio apporto dal momento che nella scorsa stagione ho fatto più da spettatore, divertendomi tanto. Quello di C Silver è un campionato impegnativo sotto tanti punti di vista e la squadra ha bisogno sempre di nuova linfa”. 

Michele Gullè