Serie C Femminile - Dopo la pausa la Saracena riprende contro Misterbianco. Noemi Agnello e Nicole Ferrarini vedono rosa
Dopo aver osservato il turno di riposo la Saracena Volley Lavalux Elits tornerà in campo sabato 17 febbraio alle ore 19 in esterna contro il Misterbianco. Nonostante la pausa prevista dal campionato, il team nebroideo ha mantenuto la quarta posizione in classifica e, adesso, guarda con attenzione ai prossimi impegni con l’obiettivo di migliorare quanto di buono è stato già fatto nel girone di andata.
La forza della Saracena Volley, in questa prima parte del torneo, è stata ancora la compattezza del gruppo e l’attaccamento alla maglia dimostrato sia da atlete che nella società del presidente Luca Leone sono cresciute, sia da giocatrici che si sono aggregate in questa stagione. E, la dimostrazione di questo modo di pensare ed operare, soprattutto nell’ottica della linea verde intrapresa dalla società, sono le giovanissime Noemi Agnello e Nicole Ferrarini.
Cresciuta sportivamente nella Saracena, Noemi Agnello, 16 anni, gioca a pallavolo da circa 6 anni. «Ho iniziato - ha raccontato - grazie a mia madre che mi ha sempre indirizzato verso questo sport che regala emozioni bellissime e oggi tutta la mia vita ruota interamente intorno alla pallavolo. Quando ho un momento libero dallo studio cerco sempre di trovare una palestra per allenarmi. La Saracena per me rappresenta qualcosa di veramente importante dopo la mia famiglia, perché qui ho iniziato a giocare e ho vissuto delle esperienze bellissime che mi hanno fatto maturare sia agonisticamente che come persona. Siamo una grande famiglia e penso che farei di tutto per la mia squadra».
Ed è stata proprio la piccola Noemi a coniare quella che ormai è la frase che tutti conoscono e che identifica la società nebroidea: “La Saracena è sentimento”. Giovane, ma già matura per la sua età, è ormai un punto fermo della formazione che disputa il campionato di Serie C. Ed è proprio lei a fare il punto sulla stagione. «Nessuno inizialmente poteva prospettare questi risultati. Grazie alla forza del gruppo abbiamo giocato un buon girone d’andata e abbiamo iniziato il ritorno con un’impresa che pochi si aspettavano viste le condizioni difficili in cui ci trovavamo. Però la Saracena è una squadra a sé, non è come tutte le altre perché è proprio nelle difficoltà che noi non molliamo e grazie alla tenacia e l’unione che ci contraddistingue siamo riuscite a battere una corazzata anche contro ogni pronostico».
Grinta e voglia di crescere contraddistinguono, invece, Nicole Ferrarini, 15 anni, anche lei divenuta un punto fermo della Saracena. «Ho iniziato a giocare a 7 anni nel Savio Messina come palleggiatrice e dove a 11 anni ho fatto il debutto in Serie D. La mia passione per la pallavolo è nata grazie a mia mamma che, visto che non mi poteva lasciare a casa da sola, mi portava con lei in palestra. Quando gli impegni di scuola me lo permettono corro ad allenarmi, ma amo anche leggere ed ascoltare musica, ma se c’è una cosa che adoro più di tutte è dormire».
Nonostante la giovane età, Nicole ha già girato diverse società disputando anche il campionato di B2. Ma adesso si sente anche lei parte della famiglia Saracena. «Sin dal primo giorno mi sono trovata benissimo - ha detto -. Le ragazze mi hanno accolto a braccia aperte, il presidente e i dirigenti mi fanno sentire come a casa, e mi viziano un po’. Non mi aspettavo di essere titolare della serie C, volevo solo allenarmi e migliorare. Quindi non posso che essere felice. Poi con la prima squadra essere quarte in classifica è un risultato importante perché credo che non se l’aspettava nessuno. Siamo un gruppo forte, con due guide di lusso, le sorelle Foraci. Quest’anno mi sento più che mai far parte di un gruppo, e questa è la nostra forza. Possiamo contrastare squadre molto più forti di noi solo perché siamo in sintonia tra di noi. Per quanto riguarda il mio campionato, non sono mai contenta delle mie prestazioni, sono molto esigente e vorrei sempre dare di più. La cosa positiva quest’anno è che quando non sono in giornata ho l’aiuto delle mie compagne che nascondono le mie mancanze. Questo mi fa giocare tranquilla e senza pressione».