Serie B2 - Maccarrone: ''Al Messina Volley ambiente perfetto per me. Il gruppo mi ha dato la forza di superare un momento difficile''

31.10.2015 16:29

Il suo arrivo al Messina Volley è stato valutato nell’ottica di dare un tocco in più di qualità ma soprattutto esperienza a un gruppo valido tecnicamente ma giovane nella maggioranza dei suoi elementi e, salvo poche eccezioni, con una limitata conoscenza della B2. Il tutto senza alterare lo spirito e la filosofia di lavoro della squadra guidata in panchina da coach Cacopardo. Alessandra Maccarrone ha intrapreso questa nuova sfida con grinta, determinazione e la solita voglia di mettersi in gioco che fanno parte del suo dna e del suo modo di vedere la pallavolo. Nel Messina Volley ha trovato un ambiente ideale, per molti aspetti familiare che le ha trasmesso nuovi stimoli e dopo la fugace apparizione della scorsa stagione (un infortunio le ha fatto saltare buona parte del torneo), vuole adesso rifarsi con gli interessi e dare un contributo maggiore alla squadra. Perché il collettivo viene prima di tutto, perché da soli nella pallavolo non si va da nessuna parte come la stessa Maccarrone ci racconta in questa intervista.         

Alessandra facciamo un resoconto di questi primi mesi della tua esperienza al Messina Volley.

Direi senza ombra di dubbio più che positiva, anche se i mesi trascorsi in palestra effettivamente sono stati pochi considerando che sono arrivata a fine gennaio e il 15 febbraio ho subito l'infortunio. Nonostante questo sin dai primi allenamenti dello scorso anno ho trovato un ambiente bello e soprattutto sano in cui il modo di vedere e vivere la pallavolo è come io stessa la percepisco ogni giorno. Un ambiente nel quale non esistono le individualità, ma la squadra viene prima di tutto e in cui la pallavolo viene vissuta per quello che è realmente: una passione che si condivide tutte insieme e in cui non c'è alcun interesse, scopo, obiettivo che non sia quello di lavorare insieme per migliorarsi e perché no anche per vincere. Mi hanno fatta sentire sin da subito come se fossi a casa mia, come se giocassimo insieme da tanto tempo e questo grazie alle ragazze, a Danilo Caopardo, e alla cordialità e gentilezza di Mario e Domenico Rizzo, Pasquale Caruso che mi sono stati molto vicini soprattutto dopo l'infortunio”.

E’ stato difficile inserirsi in un gruppo affiatato dai tanti anni trascorsi giocando insieme?  

“Per nulla, anzi al contrario. Con le ragazze si è instaurato un feeling particolare, una intesa sia dentro che fuori dal campo che si rafforza ogni giorno di più. Molte di loro sono parecchio più giovani di me, ma questo non ci ha impedito di legarci sin da subito. Ognuna di loro possiede quello che io ritengo essere il pregio più importante in una giocatrice di pallavolo: l'umiltà e la voglia di sacrificarsi e lavorare per il bene della squadra. Per me questi ultimi mesi sono stati i più brutti della mia vita a causa della scomparsa di mio padre avvenuta a maggio, ma da quando ho ripreso ad allenarmi con loro riesco a convivere meglio con il mio grande dolore e la mia enorme tristezza; probabilmente non se ne rendono conto ma con la loro gioia, la loro allegria, la spensieratezza, e il grande affetto che mi hanno sempre dimostrato mi hanno aiutata e tutt'ora mi aiutano a guardare alla vita in maniera più positiva, a volte anche con il sorriso sulle labbra. Per questo non smetterò mai di ringraziarle”. 

Le prime due giornate che indicazioni hanno dato sul vostro processo di maturazione?

“Credo che queste due prime partite ci abbiamo fatto capire che abbiamo ancora molto da lavorare; questa, a parte qualche elemento, è una squadra molto giovane che deve e può maturare ed evolvere non solo dal punto di vista tecnico e tattico, ma soprattutto a livello caratteriale. Se guardo alla gara con il Palermo forse il nostro atteggiamento in determinati momenti è stato troppo remissivo nei confronti dell'avversario. A tratti credevamo che loro fossero più forti di noi e che comunque non saremmo riuscite a vincere; questo a mio avviso ci ha impedito di giocare in maniera fluida e di fare emergere quelli che sono i nostri punti di forza, cosa che invece non era successa la settimana precedente a Castellana”.

La tua condizione fisica a che livello è arrivata e soprattutto con quali prospettive stai affrontando questa stagione? 

“La mia condizione fisica non è ancora al top, ma credo di essere sulla buona strada. Per me l'anno trascorso è stato abbastanza particolare, sono stata ferma 2 mesi e quando ho ripreso dopo qualche settimana mi sono fermata nuovamente a causa dell'infortunio. Non è stato facile riprendere dopo questa lunga pausa, ma sicuramente il lavoro fisico che facciamo con Danilo (Cacopardo ndr) mi aiuta parecchio e spero di raggiungere in un paio di settimane il massimo della condizione. Le prospettive sono sicuramente di fare bene per aiutare la squadra a raggiungere l'obiettivo della salvezza e confermare la categoria come è già successo l'anno scorso”. 

Essere una delle atlete più grandi in questo gruppo lo avverti più come uno stimolo o una responsabilità?

“Per me è sia un grande stimolo che un piacere. Sin dal primo colloquio con la società e il tecnico entrambi mi hanno espresso il loro desiderio di aiutarli nella crescita delle giovani considerando che il Messina Volley è una delle pochissime squadre di questo campionato che può vantare atlete tutte di Messina, molte delle quali cresciute pallavolisticamente nel vivaio. Cerco di essere per loro in campo un punto di riferimento sicuro su cui possono contare in ogni momento”. 

In generale che idea ti stai facendo su questo campionato di B2? 

“Dopo due sole partite ritengo troppo prematuro esprimere un giudizio su questo campionato; tuttavia penso che la B2 sia più difficile rispetto a quella degli anni precedenti sia perché il girone è composto da 14 squadre e quindi ci saranno 4 retrocessioni, sia perché mi sembra più equilibrato considerando che quasi tutti hanno vinto almeno una partita e quindi probabilmente non ci saranno squadre che resteranno a zero punti. Le prime vere indicazioni si potranno avere solo al termine del girone di andata”

Alessandra Maccarrone

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