Serie B - Siciliana Maceri Volley Letojanni sul velluto contro la Coordiner Catania

12.03.2017 09:19

Siciliana Maceri Volley Letojanni-Coordiner Catania 3-0
Set: 25-13; 25-18; 25-15. 
Siciliana Maceri Volley Letojanni: Schipilliti (7), Schifilliti (3), Alaimo (1), Ruggeri (L1), Princiotta (7), Remo (1), Calabrò (6), Barbera (9), Mazza (2), Caravello (12), Ruggeri (L1), Scollo (10). N.E.: Salomone (L2).  All.: Centonze.
Coordiner Catania: Verona (1), Bandieramonte (8), Spampinato (4), Lazzara (L), Spalletta (4), Ragusa (12). All.:  Tripi.
Arbitri: Calafiore ed Amenta di Siracusa.

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Lucidità, forza d’animo, tecnica, tenacia, entusiasmo alle stelle. E, di conseguenza, anche vittorie piene al cospetto di squadre abbordabili e ormai con un piede e mezzo in serie C. Formazioni come la Coordiner Catania, che si è presentata sul parquet del Pala “Letterio Barca" con l’intento di conquistare punti sacrosanti in chiave “salvezza”, contro una Siciliana Maceri Volley Letojanni che pensa sempre più al raggiungimento dell’obiettivo “spareggi per la A2” e che ha vinto il match casalingo per 3 a 0. Un ottimo risultato che ha certificato come capitan Schifilliti e compagni stiano in buonissime condizioni, sia dal punto di vista fisico che mentale. Motivo per cui tutta la Letojanni sportiva ha compreso che, se fino a qualche tempo fa i play-off - necessari per fare il salto di categoria - erano solo un miraggio, adesso le cose sono davvero cambiate. Ed in meglio, visto che i ragazzi di mister Centonze hanno confermato che l’idea di arrivare in cima risulta alla loro portata. Anche perché la classifica attuale è rimasta immutata, dopo le vittorie (tutte per 3 a 0) di Cinquefrondi, Misterbianco, Palermo e ovviamente Letojanni che continuano a rimanere incollate a una distanza di soli quattro punti tra di loro. Per il momento il quartetto composto, appunto dai calabresi, dai catanesi, dai letojannesi e dai palermitani, sta procedendo, come accade ormai da qualche mese, a ritmo sostenuto e saranno molto probabilmente gli scontri diretti a decidere la sorte di tali compagini.

Questo lo sa bene Centonze, che venerdì aveva già “catechizzato” i suoi per evitare passi falsi e prendere sotto gamba una gara (quella appunto contro la Coordiner) che iniziava subito con una partenza spedita del secondo palleggiatore Alaimo and company. Questi ultimi cominciavano a macinare gioco e si mantenevano sempre avanti di circa 3 lunghezze dagli avversari, che nell’arco di pochi minuti si ritrovavano sotto di ben 5 punti. Dopo il primo time-out tecnico (8 a 3 per i locali), gli ospiti cercavano di tirarsi fuori dalle sabbie mobili, ma al rientro in campo i letojannesi alzavano ancor di più la guardia e colpivano, sia dalla prima che dalla seconda linea, spazzando via ogni attacco ospite grazie ad ottime intese tra ricezione e difesa. Ma ancora meglio le correlazioni muro-attacco che permettevano ai padroni di casa di andare sul 16 a 7 al secondo tempo e mantenere un distacco di 10 punti sugli etnei. Ma quando tutto sembrava andare per il verso giusto, ecco che sul 20 a 10, il centrale letojannese, Remo, si infortunava al piede sinistro ed era costretto ad uscire dal parquet. Al suo posto Calabrò, che faceva il suo ingresso in campo e portava, nel giro di qualche minuto, alla vittoria del set per 25 a 13.

Molto più equilibrato il secondo parziale che cominciava con i locali in grosse difficoltà e con i ragazzi di Tripi che riuscivano a sfruttare al meglio un momento di stasi degli jonici. Ma proprio questi ultimi si armavano e crescevano d’intensità, malgrado i catanesi proponessero discrete giocate, alle quali metteva fine proprio il ritorno dei locali. Sull’8 a 6 per gli ospiti al primo time-out tecnico i letojannesi non si scoraggiavano e alla fine riuscivano ad agganciare sul 14 a 14 Ragusa e compagni. Da qui in poi la partita si faceva sempre più interessante e, dopo il secondo tempo (vinto dai locali per 16 a 15) gli ospiti diventavano via via sempre meno pericolosi e gli uomini di Centonze sfruttavano le lacune degli avversari, giocando bene in tutti i fondamentali. Poco dopo i messinesi “aprivano un varco” tra le fila etnee e ingranavano ancor di più la marcia, grazie alle scoccate vincenti di un buon Caravello, entrato al posto di un Barbera abbastanza incisivo con 9 punti messi a segno. Palloni messi a terra, regie perfette proprio di Alaimo (partito titolare), ricezioni altrettanto efficaci e muri come sempre all’altezza della situazione, portavano i locali a vincere il parziale, per 25 a 18, grazie ad un siluro di Princiotta.

Si andava così al terzo round, nel corso del  quale Centonze gettava nella mischia Schifilliti, Schipilliti e Mazza che si sbarazzavano in circa 10 minuti, assieme a tutti gli altri compagni, di una Coordiner demoralizzata e senza idee. Proprio al contrario dei padroni di casa, che partivano, comunque, con il freno a mano tirato ma che riuscivano ad avere la meglio al primo time-out tecnico (8 a 7). A questo punto gli jonici scavavano un solco importante di ben 8 lunghezze sull’avversario e vincevano il secondo tempo con un 16 a 12. Tale distacco diventava sempre più incolmabile per i catanesi, che soffrivano parecchio le ripartenze locali e si difendevano “a singhiozzo”. E a sostegno di ciò vi è anche il 25 a 15 finale che chiudeva definitivamente i giochi.
E adesso testa alla Gupe Catania che, sabato prossimo, alle ore 17, rappresenterà un serio ostacolo da superare in vista dello scontro diretto del 1° aprile, con il Palermo.