Serie B - Siciliana Maceri Letojanni nella storia: battuta 3 a 2, la Tonno Callipo. E adesso il sogno play-off è realtà

07.05.2017 14:20

Tonno Callipo Vibo-Siciliana Maceri Letojanni 2-3
Set: 21-25; 12-25; 25-21; 27-25; 15-17
Tonno Callipo Vibo Valentia: Lo Riggio (20), Paradiso (1), Salmena (9), Ferraro (2), Maccarrone (14), Mafrica (8), Corrado (22), Torchia(L), Pagnotta. N.E.: Cugliari, Sorrenti, Barbuto. All.: Chirumbolo.
Siciliana Maceri Volley Letojanni: Schipilliti (15), Schifilliti (2), Salomone (L1), Ruggeri (L2), Barbera (17), Mazza (16), Remo (14), Alaimo, Princiotta (11), Calabrò, Scollo. N.E.: Caravello. All.: Centonze.
Arbitri: Di Certo di Taurianova e Morello di Lamezia Terme.

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Forse in molti, a Letojanni, non comprenderanno bene il risultato sportivo, ottenuto meno di 24 ore fa dalla locale squadra di pallavolo maschile, fuori dalle mura amiche. Lontani dal conforto del “fortino” Pala “Letterio Barca”. Forse qualche atleta nel corso dei prossimi giorni non si renderà ancora conto che una comunità di 2.700 anime sarà rappresentata per la prima volta in più di trent’anni di tradizione pallavolistica maschile in una mini-competizione che la farà conoscere nell’Olimpo del Volley nazionale. Perché il capolavoro, compiuto dalla Siciliana Maceri Volley Letojanni (serie B, girone I) sul parquet della Callipo Vibo Valentia, battuta per 3 a 2 dopo due ore e mezza di battaglia, non è forse un caso. Non è soltanto un’affermazione e basta. E’ soltanto la certezza che i ragazzi mister Centonze hanno avuto fegato da vendere e sudore in quantità industriale di cui fregiarsi. E’ soprattutto la sicurezza che questi uomini con la “U” maiuscola hanno ottenuto, dopo un’intera stagione di sacrifici, dedizione, impegno, battute d’arresto e risalite, il secondo posto in classifica e dunque il pass per andarsi a giocare una fase-spareggi che, qualora fosse superata, proietterebbe un paese piccolo, ma con una grande tradizione, direttamente in serie A2. Un’utopia veniva considerata qualche mese fa. Un sogno quasi vicino a marzo. Qualcosa di vivo fino alla scorsa settimana. E adesso pura realtà. Ma al di là delle semplici parole, la verità è che Mazza and company non hanno sicuramente chiuso occhio durante tutta la scorsa notte. Senza dormire forse. Senza capire che l’impresa è cosa ormai assodata. E il 90 % di questo è solo merito loro. Con una prestazione al top solo nei primi due set, cali d’attenzione mentale e fisica nei successivi e un finale al fulmicotone al tie-break, vinto solo 17 a 15, capitan Schifilliti e compagni hanno dunque concretizzato il sogno cullato sin dall’inizio e che sembrava, a dire il vero, compromesso fino all’ultimo istante. Ma un recupero imperioso da parte di tutti i giocatori nella parte finale del quinto parziale ha permesso al sestetto siciliano di conquistare due punti fondamentali che consentiranno adesso di volare dritti verso l’Agro-Pontino già venerdì prossimo, visto che il giorno dopo la corazzata letojannese affronterà la prima gara d’andata sul campo dell’ostico Latina che dovrà poi giungere in terra sicula per il ritorno. Tutto per tentare di acciuffare, appunto, la A2.
Qualcosa che all’inizio del primo set di quest’ultima partita di campionato sembrava fosse non impossibile ma quasi, visto che i vibonesi di mister Chirumbolo mettevano già da subito sotto pressione in tutti in reparti lo schieramento ospite, costituito da Schifilliti in cabina di regia, Princiotta e Mazza di banda, Remo e Schipilliti centrali, Barbera opposto e Salomone in ricezione. E proprio questi ultimi cominciavano a muoversi al meglio su tutto il rettangolo di gioco, cercando di prendere le misure a un sestetto composto da giovani di qualità e che fanno già parte integrante della prima squadra calabrese militante in massima serie. Si iniziava, dunque, con un primo testa a testa che evidenziava come i vibonesi fossero ossi duri, arrivando subito al 4 a 4 dopo un’accelerata ospite. Un Letojanni arrembante e impeccabile su tutti i fronti che imprimeva la svolta con la vittoria del primo time-out tecnico per 8 a 7 ma che trovava, al rientro in campo, un Maccarone in discreta forma e che con i suoi riusciva a mantenersi a galla fino al 10 pari. Da qui la gara cambiava volto. Ovviamente a favore dei letojannesi che si portavano in un batter d’occhio sul 16 a 14 grazie a muri eccellenti, a recuperi difensivi impeccabili da parte del libero Ruggeri (che nel corso di tutto il match si è alternato con Salomone) e attacchi, come sempre, superlativi. Con tali strumenti i messinesi prendevano il largo, scavando un solco di ben 3 lunghezze sui padroni casa (17 a 14) e che venivano mantenute fino alla fine anche con l’aiuto di Scollo, entrato per pochi minuti al posto di Barbera. Un cambio che permetteva di far respirare l’opposto, autore di 17 punti totali, e che consentiva di terminare le ostilità con un punteggio di 25 a 21, maturato  pure a causa di battute poco felici dei calabresi.
Si andava, dunque, al riposo e nel successivo round la situazione diventava interessante, visto che gli ospiti davano subito l’impressione di voler chiudere i conti. E per fare ciò il sestetto siculo imprimeva la marcia mettendo giù palloni pesanti senza dare l’opportunità agli avversari di ragionare e reagire. Le contromosse di Chirumbolo non producevano alcun risultato positivo, dato che sia il primo che il secondo time-out tecnico terminavano sull’8 a 4 e sul 16 a 7 a favore di un Letojanni indomabile e padrone assoluto del campo. Questo grazie a manovre perfette orchestrate da dietro e soprattutto da un onnipresente Schifilliti che posizionava palle schiacciate facilmente dai centrali Remo e Schipilliti, dal martello ricettore Mazza e ovviamente dall’opposto Barbera. Il set scorreva velocissimo, con i siciliani sempre avanti di 7/8 lunghezze sui locali che apparivano demoralizzati e senza alcuna verve. Alla fine i letojannesi si portavano addirittura sul 20 a 10, terminando un set stradominato con un eloquente 25 a 12.
A questo punto la faccenda sembrava quasi archiviata ma l’inizio del terzo tempo non era sicuramente dei migliori per la compagine peloritana che, dopo un primo testa a testa, si smarriva sul più bello, concedendo spazio al neo entrato Salmena. Quest’ultimo cominciava a procurare problemi alla retroguardia avversaria e, sfruttando un calo di attenzione e forse fisico di Princiotta e i suoi, riusciva a far propri sia il primo che il secondo tempo, rispettivamente per 8 a 6 e 16 a 14. Risveglio dei padroni di casa e ospiti che tentavano di raddrizzare le cose ma rimanevano sotto di 3 lunghezze dai calabri che alimentavano il distacco fino ad un massimo vantaggio di ben 6 punti (20 a 14). Centonze rassicurava ma cominciava a preoccuparsi. E così i locali accarezzavano sempre di più l’idea di stoppare le ambizioni altrui. I peloritani sbagliavano come mai e sembravano irriconoscibili, cercando di coprire al meglio gli spazi e di rientrare in partita senza però riuscirvi. Il dato era chiarissimo: mossa azzeccata di Chiurumbolo che riusciva a spuntarla sul 25 a 21 grazie all’incisività proprio dell’opposto Salmena. Giocatore che continuava a creare scompiglio anche nel quarto set, quando i ragazzi di Centonze davano il peggio del loro repertorio, anche se al principio si procedeva a braccetto. Tutto fino al 7 a 7. Subito dopo i padroni di casa conquistavano il primo tempo (8 a 7) grazie ad  un palleggio in seconda, fischiato, ai danni del Letojanni, dall’ottimo primo arbitro Di Certo di Taurianova, coadiuvato alla perfezione dal secondo Morello di Lamezia Terme. Questo il momento clou del parziale che da qui in poi prendeva una brutta piega. La ricezione andava allo sbando e gli attacchi e i contrattacchi imperfetti del Letojanni permettevano alla Tonno Callipo di gestire un vantaggio di ben 4 punti (12 a 8). Centonze cercava di sostenere la manovra con qualche cambio ma neanche l’ingresso del secondo palleggiatore Alaimo serviva a qualcosa. Sul 19 a 15 il giovane mandava fuori di poco in battuta e questo consentiva ai calabresi di ottenere un ulteriore vantaggio, portandosi sul 20 a 15. Di mezzo, ovviamente, la vittoria del secondo time-out della Vibo per 16 a 12 che evidenziava ancora di più l’impotenza degli uomini del mister letojannese di fronte ad un sestetto rinvigorito e sicuro dei propri mezzi. Tutto faceva, pertanto, pensare allo spettro del tie-break. Una maledizione forse, ripensando anche a Letojanni-Palermo del girone d’andata. Ma sul 24 a 21 per i locali, gli ospiti recuperavano terreno, raggiungendo il 24 pari dopo un errore in battuta della Callipo. A questo punto tutto era di nuovo in gioco, ma due imprecisioni in copertura degli jonici spianavano la strada ad una Vibo che terminava sul 27 a 25 a proprio favore. Una mazzata psicologica per la brigata ospite che al tie-break stentava ancora, facendo quasi intendere che il suo campionato fosse ormai ai titoli di coda. Tutto come preventivato, visto che, dopo l’8 a 4, le diagonali di Corrado (top-scorer della giornata con 22 stoccate vincenti) e le ulteriori “scoppole” di Lo Riggio (20 punti totali) conducevano la partita su binari che sapevano di beffa per Remo e i suoi.
Ma proprio quando tutti credevano “al cappotto”, la Siciliana Maceri rientrava di nuovo in gioco, pareggiando i conti sul 13 a 13. Da qui in poi una sofferenza continua, con il nutrito gruppo di tifosi ospit” che sul 15 a 15 speravano in errori dei locali. Il punto del 16 a 15 per i letojannesi costringeva tutti ad attimi di tensione che venivano spezzati dal siluro finale di Barbera per il definitivo 17 a 15. Un’impresa titanica e a tratti insperata che consegna a Centonze e ai suoi la seconda posizione in graduatoria, a quota 63 punti, insieme al Cinquefrondi, che nonostante l’affermazione per 3 a 1 in casa dell’Augusta, deve dire addio alle speranze play-off. Un obiettivo sfumato per i reggini, a causa di una sconfitta in più rispetto all’armata siciliana, qualificatasi assieme ad un Misterbianco, giunto primo con 65 punti a suo favore.