Serie A2 Maschile - L’Orlandina tenta la rimonta nell’ultimo periodo, Udine ha la meglio per 86-80
Apu Udine-Orlandina Basket 86-80
Parziali: 20-16; 43-34; 67-50.
Apu Udine: Johnson 20, Mussini 13, Deangeli 5, Spangaro, Schina 7, Antonutti 11, Mobio 4, Afbara n.e., Foulland 10, Giuri 9, Pellegrino 6, Italiano 1. Coach: Matteo Boniciolli.
Orlandina Basket: Taflaj 6, Gay 9, Floyd 13, Laganà 14, Johnson 23, Del Debbio, Triassi n.e., Bellan 3, Fall 12, Moretti. Coach: Marco Sodini.
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L'Orlandina Basket tenta la rimonta nell’ultimo periodo, ma alla fine Udine ha la meglio al PalaCarnera per 86-80. I biancoazzurri, sotto anche di 21 lunghezze nel terzo periodo, con un forcing finale riescono a tornare anche a -5 nei minuti finali. Qualche errore di troppo, probabilmente dovuto alla stanchezza e l’esperienza di Udine, permettono ai locali di prevalere e portare a casa i due punti.
Quattro i giocatori in doppia cifra per l’Orlandina: 23 per Johnson, 14 per Capitan Matteo Laganà, autore di uno splendido secondo tempo, 13 per Floyd e 12 con 13 rimbalzi per Fall. I paladini chiudono con 9/24 da tre punti e 15 palle perse.
Quarta sconfitta consecutiva per i biancoazzurri, che cercheranno di rifarsi nelle prossime due gare interne contro Bergamo e Biella.
La gara prende il via con grande intensità e ad aprirla sono due punti di Floyd. Sale in cattedra Dominique Johnson che, nonostante la tripla di Bellan, tiene avanti Udine sul 8-6. I paladini mettono la freccia con Johnson e la tripla di Gay per il +2 (11-13) ed è Pellegrino a riportare tutto in parità. Floyd chiude il gioco da tre punti che tiene ancora gli ospiti sul +1, ma cinque punti di fila di Schina chiudono il quarto sul 20-16.
Un ottimo parziale di 8-0 firmato Johnson, Floyd e Fall, in avvio di secondo quarto, porta Capo d’Orlando sul +4 (20-24). Udine però ritrova solidità e, guidata dai due americani, mette a segno un break di 11-1 che vale il +6 per la formazione di casa (31-25). I paladini ritrovano il fondo della retina con Johnson, Fall e la tripla di Gay e stringono le maglie nella loro metà campo, ma Udine trova sempre un modo per penetrare la difesa ospite e con Giuri e cinque punti di fila del numero 3 in maglia Udine, i friulani puniscono Capo d’Orlando, andando negli spogliatoi sul +9 grazie a due punti sulla sirena di Schina (43-34).
Sono ancora i due USA di casa a guidare i padroni di casa, Capo d’Orlando prova a restare attaccata con la tripla di Laganà che vale il -9 (47-38), ma Udine non molla un colpo e con Antonutti, Mussini, Giuri e Foulland i friulani volano sul +20 Udine (59-39). L’Orlandina prova svegliarsi dal torpore con Fall e Taflaj, ma Udine dimostra ancora di averne di più e con Pellegrino e Mussini si porta sul massimo vantaggio, +21 (65-44). I siciliani ritrovano la via del canestro e grazie ad una palla recuperata da Moretti, Johnson può inchiodare il -17 che chiude il quarto sul 67-50.
Il colpo di reni ospite arriva in avvio di ultimo quarto, con Fall e le triple di Gay e Laganà che riavvicinano i biancoazzurri fino al -9 (69-60). Coach Boniciolli ferma il gioco per parlare coi suoi e al rientro, con un parziale di 8-0, Udine si riporta a distanza di sicurezza, +17 (77-60). Capo d’Orlando replica ancora con un controbreak di 10-0 firmato Fall, Laganà, Johnson e Floyd e ci crede ancora, sul 77-70 a 4’10’’ dalla fine. Antonutti è preciso in lunetta e Laganà infila la tripla che riporta i paladini a soli due possessi di distanza (79-73). Due punti di Foulland e la tripla di Mussini però mettono il sigillo alla gara, sul 84-73 quando manca un minuto e mezzo. Nel finale l’ultima rimonta firmata Johnson e Taflaj serve solo ad aggiustare il loro tabellino personale, perché alla fine il tabellone recita 86-80.