Serie A2 - Marco Sodini coach dell'Orlandina: «Biella è una squadra solida. I giovani vanno sostenuti»
Si è svolta, presso la sala Stampa "Daniele Di Noto" del PalaFantozzi, la conferenza stampa di coach Marco Sodini in vista della gara infrasettimanale contro la Pallacanestro Biella, valevole per la quarta giornata del campionato di LNP Serie A2 Old Wild West. Palla a due prevista per mercoledì 24 ottobre alle 20.45 al PalaFantozzi.
«Biella è una squadra tosta e fisica soprattutto difensivamente - dichiara Coach Sodini -, ha vinto la prima e perse le altre due gare, ma sono convinto che sarà una delle certezze di questo campionato e sono ammirato dal lavoro svolto da coach Carrea perché ha una solidità invidiabile nonostante il poco tempo a disposizione. Utilizza una rotazione a 8 giocatori, il play è Lorenzo Saccaggi, che conosco bene, ha in mano le chiavi della squadra ed è un ottimo giocatore, Harrel è la stella, sta tirando benissimo in questo inizio di stagione il miglior tiratore, Wheatle il capitano è molto bravo dal palleggio e in campo aperto, Sims è un giocatore di categoria superiore e Vildera, che si alterna con Chiarastella nel ruolo di 5. Completano la rotazione Pollone che cambia i piccoli e Torgana che gioca prevalentemente nello spot di 3 ed ha un ottimo tiro da tre punti.
Al di là delle individualità Biella ha un ottimo collettivo che ama giocare insieme, cercheranno di abbassare il ritmo, ma noi dovremo essere bravi a produrre una pallacanestro migliore. Noi siamo la squadra che segna più punti delle 32 in A2, loro sono quelli che segnano di meno nel nostro girone. Sarà una partita che ci porterà ad alzare la nostra asticella.
Per la rubrica "Dacci oggi il nostro quadro quotidiano" vi mostro il dipinto di Umberto Boccioni: "Visioni simultanee." Boccioni è un futurista, ci sono due facce che guardano lo stesso punto, ma da posizioni diverse, ed è questo quello che voglio evidenziare. Ritorno su un concetto per me estremamente importante, mi piace che ci siano delle risposte che partono dalla gente rispetto a quello che facciamo. Ma ci sono cose che non condivido. Visioni differenti appunto, tornando al grande Boccioni. Mi riferisco principalmente al fatto che sono arrivati dei feedback secondo i quali saremmo manchevoli in alcuni ruoli e dovremmo prendere qualche altro giocatore. Capo d'Orlando esce da un periodo in cui ha avuto Pozzecco, Basile, Nicevic, giocatori che sono arrivati a Capo già con lo status di campioni e sono stati eccezionali. Noi abbiamo fatto coscientemente delle scelte, abbiamo deciso di puntare su un collettivo formato da un mix di giovani e veterani. I giocatori giovani e di talento vanno aspettati e soprattutto possono migliorare e svilupparsi durante il corso dell'anno. Abbiamo vinto due partite su tre giocate, siamo il miglior attacco dell'intera LNP e abbiamo ancora un grosso margine di crescita.
I giocatori si evolvono e fanno cose diverse. Noi non possiamo avere sette Triche, in una squadra ci sono dei ruoli e delle gerarchie, ogni giocatore deve fare quello che l'allenatore gli chiede.
Ma di una cosa sono sicuro e lo vado ripetendo da settimane: vogliamo essere competitivi da subito, dall'inizio di questo percorso insieme. E noi vogliamo condividerlo con la gente di Capo d'Orlando. E allora io dico che abbiamo bisogno di giocatori bravi, e li abbiamo. E se non saranno bravi sarà colpa mia e dello staff. Ma parliamo di giocatori che stanno già giocando oggi. Il presente è quello che già vi stiamo regalando. In trasferta non è mai facile vincere e se abbiamo fatto 99 punti a Cassino è merito nostro. Abbiamo vinto due partite di fila e da tanto a Capo d'Orlando non succedeva. Io sono uno di quegli allenatori che pensano che i giocatori vadano allenati e migliorati. Non penso che i giocatori vadano cambiati come se fossero figurine, sicuramente serve strigliarli quando sbagliano, ma anche sostenerli sempre e dargli il supporto che gli serve in ogni circostanza».