Serie A2 - L’Orlandina Basket lotta fino alla fine, ma il derby va ad Agrigento per 59-68
Orlandina Basket - MRinnovabili Agrigento 59-68
Parziali: 22-16; 32-32; 50-55.
Orlandina Basket: Galipò 3, Johnson 23, Mobio, Querci 11, Ani 1, Triassi n.e., Bellan 15, Klanskis, Neri 3, Donda 3. Coach Marco Sodini.
MRinnovabili Agrigento: Rotondo, Cuffaro n.e., De Nicolao, Fontana 1, Chiarastella 9, Ambrosin 12, James 20, Moretti 2, Pepe 7, Easley 17. Coach: David Cagnardi.
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Seconda sconfitta in casa per l’Orlandina Basket che, al termine di una partita equilibrata e combattuta, viene battuta da Agrigento per 59-68. Decisivo il break nel corso dell’ultimo periodo, quando gli ospiti si portano avanti di 7 lunghezze a 3’ dal termine: margine che i biancoazzurri non riescono a ricucire nel finale. Non bastano i 23 punti e 16 rimbalzi con 8/11 dal campo di Brice Johnson, nè i 15 con 7 rimbalzi e 10 falli subiti di Simone Bellan. In doppia cifra anche Lorenzo Querci con 11 punti. Da domani i ragazzi di coach Sodini cominceranno a lavorare in vista del prossimo appuntamento, previsto per domenica 10 novembre in trasferta a Scafati.
Per l’avvio della gara coach Sodini manda in campo Querci, Neri, Bellan, Mobio e Johnson. Coach Cagnardi risponde con De Nicolao, Pepe, James, Chiarastella e Easley.
I primi due punti della gara sono di Easley, cui risponde subito Johnson. Agrigento prova ad imprimere il suo ritmo al match con Chiarastella, James e l’inchiodata di Easley in contropiede (3-7). Querci e Neri tengono incollati i paladini, ma con quattro punti di fila di James la Fortitudo prova di nuovo a scappare, portandosi sul +5 (8-13). Coach Sodini ferma subito il gioco per parlare con i suoi e provare a interrompere l’inerzia e al rientro dal time-out è veemente la reazione dei paladini: con Querci, Bellan e il gioco da tre punti di Johnson l’Orlandina passa in vantaggio dopo 8’ (18-16). Con il contropiede di Johnson e due punti di Galipò Capo d’Orlando chiude il primo parziale sul 22-16 con un break di 11-1.
I paladini continuano a martellare in avvio di secondo quarto con il tap-in chiuso dalla schiacciata di Donda e due punti di Querci che portano Capo d’Orlando sul +9 (26-17). Agrigento non ci sta, e complice un po’ di confusione in campo, con polveri bagnate da ambo i lati, con Chiarastella, Pepe e la tripla di Ambrosin gli ospiti tornano in vantaggio sul 27-28. Quattro punti di fila di Bellan provano a tenere ancora a distanza l’Orlandina, ma Moretti manda le squadre negli spogliatoi in perfetta parità a quota 32.
Il 5-0 biancoazzurro di avvio terzo quarto firmato da Bellan e Johnson porta Capo d’Orlando sul 37-32. Gli agrigentini non si arrendono e con Easley, Chiarastella, James e il 2/2 dalla lunetta di Ambrosin (che subisce il fallo antisportivo di Querci), tornano avanti sul 39-40. Johnson inchioda a due mani, ma Easley e James si caricano sulle spalle gli ospiti e con due triple di fila la MRinnovabili va sul +6 (46-52). Querci e Johnson tengono Capo d’Orlando sul -2 (50-52), ma la tripla di Pepe chiude il parziale sul 50-55.
Easley a segno in avvio di ultimo parziale porta Agrigento sul +7, 50-57, ma con quattro punti di fila di Bellan l’Orlandina è ancora sul -3 (54-57). James trova il fondo della retina, ma i padroni di casa sono ancora incollati con Bellan e Galipò. Due triple di fila di Ambrosin e Chiarastella tagliano però le gambe agli uomini di coach Sodini, portando Agrigento sul +8 (57-65). Johnson fa 2/2 in lunetta, ma è troppo tardi, perché a mettere il sigillo finale alla gara è Easley, subendo fallo sulla sontuosa inchiodata a due mani e chiudendo il gioco da tre punti che chiude la gara sul 59-68.
Le parole di coach Sodini al termine della gara: «In un momento in cui dovrei essere equilibrato sono arrabbiato e per nulla soddisfatto. Io rispondo in prima persona davanti alla società del rendimento della mia squadra, ma prima di questo c’è bisogno che i miei ragazzi si rendano conto di dove sono e cosa fanno. Oggi c’era poca gente al palazzetto, e non poteva essere diversamente dopo la sconfitta di 30 punti a Napoli. Ma noi oggi dovevamo far capire che ci sono percorsi virtuosi che devono essere perseguiti. Non mi è piaciuto non solo l’atteggiamento, ma la grande quantità di errori puerili che abbiamo fatto, che danno ragione a chi dice che i giovani non possono giocare a questo livello. Siamo stati insufficienti sotto ogni punto di vista e questi ragazzi devono farmi vedere non solo che non mollano mai, ma anche che sono adulti, Mobio è un adulto che ha fatto 0 in 35 minuti e non ha fatto nulla per cambiare il corso della partita. Non ho mai avuto, in carriera, difficoltà così grandi dal punto di vista degli infortuni a inizio stagione, ma quando si va in campo questo passa in secondo piano e se ci sono cinque giocatori in campo quei cinque possono competere e vincere. Io non credo che serva l’esperienza per essere solidi. Noi vogliamo vincere questo campionato, ma è giusto che io dia il segnale che sono totalmente insoddisfatto della prestazione di oggi».