Serie A2 - Finale Promozione - Termina in gara 3 una stagione epica per l’Orlandina Basket. Solo applausi per questi ragazzi
Benfapp Capo d’Orlando - De’Longhi Treviso 65-76
Parziali: 18-17; 27-37; 47-59.
Benfapp Capo d’Orlando: Bruttini 14, Trapani n.e., Laganà 4, Parks 25, Mobio 6, Murabito 3, Mei 5, Triche n.e., Bellan 6, Galipò 2, Neri, Donda. Coach: Marco Sodini.
De’Longhi Treviso: Tessitori 6, Logan 36, Burnett 5, Sarto n.e., Alviti 5, Saladini n.e., Vanin n.e., Barbante, Imbrò 16, Chillo 3, Uglietti 5, Severini. Coach: Max Menetti.
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Finisce dopo una combattutissima gara 3 la grandissima stagione dell’Orlandina Basket, con Treviso che si impone al PalaSikeliArchivi per 65-76. Una serie costellata dagli infortuni per i biancoazzurri che, già privi di Triche e Trapani, hanno subito anche le defezioni di Laganà e Parks durante l’incontro. Lo stesso coach Sodini ha accusato un innalzamento di pressione a metà secondo quarto, dovendo ricorrere alle cure ospedaliere. Il coach non è potuto tornare a guidare i suoi ragazzi, ma le sue condizioni sono migliorate e sarà monitorato costantemente dai medici dell’ospedale.
Complimenti a Treviso per la promozione in Serie A, ma solo applausi per questi ragazzi che hanno lottato con il cuore e l’orgoglio fino all’ultimo minuto di gioco, al culmine di una stagione straordinaria che li ha visti vincere 19 gare consecutive. Ma passiamo alla cronaca dell’incontro.
Per l’avvio della gara coach Sodini manda in campo Laganà, Mei, Bellan, Parks e Bruttini, coach Menetti risponde con Logan, Imbrò, Burnett, Severini e Tessitori. I primi punti della gara sono di Laganà, mentre Imbrò è il primo a segnare tra gli ospiti, con Parks e Laganà a portare la Benfapp sul +5 iniziale (6-1). Imbrò infila la tripla, Parks tiene i paladini sul +5 (10-5) ma un break di 8-0 Treviso firmato da Logan e Uglietti porta Treviso avanti di tre lunghezze (10-13). La tripla di Mei riporta tutto in parità a quota 13, ma i contropiedi chiusi da Uglietti e Logan tengono la De’ Longhi sul +2 (15-17), anche se Bruttini e Parks consentono alla Benfapp di chiudere il primo quarto in vantaggio sul 18-17.
Bruttini è preciso dalla lunetta e consente ai paladini di allungare in avvio di secondo quarto (20-17), anche se Treviso ribalta portandosi in vantaggio con cinque punti di fila di Imbrò e la tripla di Alviti (20-25). Mobio tiene incollati i suoi con la tripla, ma Logan replica immediatamente e Tessitori porta la De’ Longhi sul +7 (23-30). Coach Sodini lascia il parquet per recarsi negli spogliatoi a causa di un innalzamento di pressione, mentre dopo 17 minuti di gioco Laganà si fa male scivolando sul parquet. Logan e Tessitori portano la De’ Longhi sul +9 (25-34), Mei fa 2/2 e poi per proteste gli viene fischiato tecnico, così Alviti e Imbrò dalla lunetta mandano le squadre negli spogliatoi con Treviso avanti di 10 (27-37).
In avvio di terzo quarto due triple di Logan mettono 16 punti tra i paladini e gli ospiti (27-43). Parks prova a scuotere i suoi con la schiacciata, ma Logan infila un’altra tripla. Bruttini ne mette altri due, ma la schiacciata di Logan in contropiede e la tripla di Imbrò portano Treviso sul massimo vantaggio, +22 (31-53). Bruttini realizza ancora, ma Chillo inchioda. Arriva la fiammata di Parks, con il gioco da tre punti e la tripla del -16 (39-55). Imbrò ne mette due, ma con il 2/2 di Parks in lunetta e le triple di Bellan e Mobio la Benfapp riesce a ricucire parzialmente lo strappo, portandosi sul -12 (47-59).
In avvio di ultimo quarto Parks ne mette due per il -10, ma Tessitori e Logan riportano la De’ Longhi sul +14 (49-63). Parks chiude il gioco da tre punti, Bruttini ne mette due, ma arriva l’ennesima tegola sulla testa dei paladini, anche Jordan Parks subisce un infortunio alla coscia destra dopo un contatto falloso. Una Benfapp molto rimaneggiata dimostra di non mollare mai e non cede neanche un centimetro e con due punti di Galipò in penetrazione e due di Bruttini si riporta sul -5 (58-63). Burnett prova a tenere a distanza di sicurezza Treviso, ma la tripla di Bellan porta l’Orlandina ad appena 4 lunghezze di distanza a 4’ dalla fine (61-65) e il PalaSikeliArchivi ci crede, è una bolgia e spinge i suoi più che può. A togliere le castagne dal fuoco però è il solito Logan, con quattro punti di fila e la tripla che porta Treviso a distanza di sicurezza. La tripla di Burnett chiude di fatto i giochi portando la De’ Longhi sul +13 (62-75). La panchina locale concede la standing ovation ai suoi e arriva la tripla di Murabito che riporta Capo d’Orlando sul -10 (65-75). Il tiro libero di Imbrò chiude la gara sul 65-76.
In sala stampa nel post-partita, vista l’assenza di coach Sodini, a parlare è stato l’assistant coach David Sussi, accompagnato dall’altro assistant coach Matteo Angori e dal preparatore atletico Tommaso Rizzacasa. Le dichiarazioni di David Sussi: «Ho chiesto a Matteo e Tommaso di essere qui con me perché abbiamo lavorato tutti insieme per tutta la stagione. Stasera è stata una partita di nervi, di energia, ma non possiamo nascondere che ha pesato sulla serie l’assenza di Brandon Triche, MVP del campionato e guida della nostra squadra. Poi si è fermato anche Joe Trapani, che anche se è stato con noi per poco, per noi era importantissimo. Poi ad inizio partita si è fatto male anche Laganà, che nonostante i suoi 19 anni ha avuto sulle sue spalle tante responsabilità. I ragazzi sono stati encomiabili nella voglia di lottare, non hanno mollato un centimetro e hanno provato fino all’ultimo a riprendere questa partita e a vincerla. Siamo orgogliosi della partita che abbiamo fatto, anche se non resterà negli annali come la miglior partita dell’Orlandina. Abbiamo fatto una grande annata, anche se in questo momento c’è l’amarezza che sia finita così, perché fin dal raduno ero convinto che saremmo andati in Serie A. E non ci sono andato tanto lontano, dopotutto siamo la squadra che nel girone ovest ha fatto più vittorie. Siamo cresciuti tantissimo durante l’anno, il merito è dei ragazzi e di quello che hanno fatto insieme, e a guidarli c’è stato Marco Sodini. Venivamo da una brutta annata e siamo riusciti a ricostruire l’entusiasmo attorno a questa squadra. Ma l’Orlandina non finisce qua, quest’anno siamo ripartiti da capo, l’anno prossimo ripartiremo sapendo di aver messo tanti mattoncini per ricominciare da lì e andare avanti».