Serie A2 Femminile - Alma Patti, inizio con sconfitta ma con la sensazione d’aver sciupato l’occasione
Inizia con una sconfitta il campionato di Serie A2 2020-2021 dell’Alma Patti, 70-77 contro La Spezia, ma a 72 ore dal suono della sirena finale c’è ancora la sensazione d’aver sciupato l’occasione per “battezzare” la stagione con i primi 2 punti dell’anno.
Cosa è andato storto? Virginia Galbiati, veterana del gruppo Alma, ha analizzato la sconfitta di sabato 3 ottobre.
“Non avere fatto delle amichevoli prima del campionato, che ci avrebbero permesso di tornare ad abituarci a gestire tutto quello che può succedere in una partita, quindi andar sopra e gestire un punteggio o andar sotto e dover recuperare, può aver influito sulla gara contro La Spezia. Per quanto noi possiamo avere lavorato duro durante questi mesi di preparazione, giocare una partita di campionato è totalmente diverso a livello di ritmo. Quello che secondo me ci ha un pochino fregate alla fine è stato questo: avere avuto poco tempo per giocare insieme e lavorare insieme, anche di conoscerci perché comunque è stato un precampionato abbastanza corto. La Spezia veniva invece da diverse amichevoli e una Supercoppa, il che vuol dire aver costruito un’amalgama di squadra sicuramente diversa dalla nostra. Hanno avuto molte più occasioni per mettersi alla prova. Cosa è andato bene? Sicuramente benissimo i due quarti – continua Galbiati – dove siamo riuscite a imporre il nostro gioco, negli ultimi due quarti invece siamo calate a livello di ritmo, eravamo in difficoltà rispetto loro da un punto di vista fisico e lo abbiamo pagato diventando più larghe in difesa. Sicuramente in settimana lavoreremo sugli errori difensivi perché ci sono stati due, tre errori stupidi di fila che potevamo evitare. Non avessimo preso quel micro-break di buio nel terzo quarto sicuramente ce la saremmo giocata fino alla fine. Credo Mara insisterà più su un discorso difensivo che offensivo perché da squadra con una sola amichevole alle spalle abbiamo fatto 70 punti ed è una buona risposta”.
Virginia Galbiati