Serie A2 Femminile - Alma Patti, facile vittoria in casa della Virtus Cagliari. Mariana Kramer saluta il basket giocato
Surgical Virtus Cagliari - Alma Patti Basket 38-73
Parziali: 8-20, 14-16, 7-23, 9-14.
Cagliari: Kowalska, Savatteri 6, Zolfanelli ne, Pala 2, Brunetti 12, Lussu, Podda 6, Pilleri, Pellegrini Bettoli, Salvemme 7, Conte 2. All.: Ferrazzoli, Ass. all.: Calandrelli.
Patti: Stoichkova 9, Merrina 6, Cupido 4, Sciammetta, Diouf 2, Verona 10, Kramer 6, Boccalato 9, Manfrè 10, Galbiati 17. All.: Buzzanca, ass.all.: Perseu.
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L’Alma Patti Basket batte Surgical Virtus Cagliari 38-73 e con questa vittoria saluta la propria capitana Mariana Kramer. La giocatrice italo-argentina, classe ‘77, al suo primo anno in A2, a 44 anni saluta la pallacanestro giocata senza lasciare la società siciliana. “L’emozione di questo momento è quella che sente chi ama la pallacanestro – ha commentato Kramer al termine della gara – nessuno vorrebbe mai smettere di giocare, ma c’è un tempo per tutto. Chi ama il basket può rimanere fuori dal campo, ma non da questo mondo. Nell’Alma Basket c’è il mio cuore, lavorerò in un altro ruolo sempre pensando al futuro di questa società”.
La carriera della lunga pattese, socia fondatrice della società, si è conclusa a 5.13″ del quarto quarto, quando coach Mara Buzzanca le ha concesso il ritorno in panchina tra gli abbracci delle compagne. Al termine della gara Kramer ha ricevuto anche l’abbraccio dell’italo-argentina Iris Ferrazzoli, coach della Virtus Cagliari, e i saluti delle giocatrici cagliaritane insieme a quelli degli arbitri della partita.
L’Alma Patti ha iniziato la gara con la sua capitana in quintetto e ha sempre condotto il match del PalaRestivo. La partenza della Surgical è stata di piglio (4-2), ma l’infortunio alla caviglia di Kowalska ha da subito messo la strada in salita per padrone di casa. Patti si ritrova inaspettatamente con 4 falli di squadra da gestire, ma la precisione a canestro ha subito indirizzato l’inerzia del quarto (6-15). Chrysantidou sblocca le padrone di casa a 50″ dalla prima sirena, ma l’Alma fissa il punteggio della prima frazione sull’8-20.
Il secondo periodo è contrassegnato da un equilibrio maggiore, lo scarto iniziale prodotto dalle siciliane è però difficile da recuperare per Salvemme e compagne. Coach Buzzanca da ampio spazio a Merrina, Sciammetta e Diouf, il principiale riferimento offensivo rimane comunque Virginia Galbiati. La numero 7 pattese realizza il 14-36, Federica Brunetti risponde d’orgoglio, ma Giorgia Manfrè mette la firma sui canestri che portano al riposo lungo. Sono 14 i punti di vantaggio per l’Alma (22-36).
L’inizio di terzo quarto è ancora di marca ospite (0-6), capitan Kramer realizza dalla lunetta e Katrin Stoichkova piazza subito dopo la tripla che condiziona probabilmente l’intera gara. Sul 24-49 la Surgical torna a referto con Brunetti, ma Patti ancora dai liberi si sposta sul 27-50. Manfrè chiude una giocata da tre punti su Lucia Savatteri e va a canestro ancora Stoichkova. Il quarto va in archivio sul +30 per la formazione del presidente Attilio Scarcella.
La rimonta è troppo difficile da tentare per la Virtus nonostante il segnale lanciato dalla penetrazione della capitana cagliaritana Pellegrini ad inizio del quarto periodo. Gli errori delle giovani cagliaritane rimangono tanti, come dimostrano le 30 palla perse nella gara. L’Alma non è stata da meno con 27, ma aver realizzato 28 punti proprio da palle recuperate e 44 punti in area è statistica che ha fatto differenza. Nel quarto quarto, a punteggio ampiamente consolidato, a 5.13” dal termine coach Buzzanca richiama capitan Marina Kramer. La carriera della giocatrice argentina, arrivata in Italia nella stagione 2010-2011, si chiude dopo aver tirato due liberi e averli entrambi messi a segno. I punti finali per lei saranno 6 con il 40 per cento dal campo, 4 rimbalzi difensivi e due palle recuperate.
Alma Patti saluta la sua capitana con la vittoria netta maturata al PalaRestivo e si prepara alla trasferta di La Spezia. Dove è atteso l’esordio di Victoria Llorente.
Mariana Kramer al PalaRestivo al termine dell’ultima gara della carriera