Serie A - Upea Capo d'Orlando battuta sulla sirena
L’Upea Capo d’Orlando è sconfitta nel finale di una sola lunghezza (67-68) con la Dolomiti Energia Trento nell’ultima partita casalinga della stagione. L’Orlandina si era portata avanti sul +10 a 8 minuti dalla fine, ma ha subito il ritorno degli ospiti nel finale. Ottima comunque la prestazione collettiva dei paladini che hanno tenuto testa e anzi dominato in alcuni tratti di gara contro una delle migliori formazioni in campionato.
Primo quarto. Questo lo starting five di coach Griccioli: Henry, Pecile, Campbell, Nicevic e Hunt. In panca tra i dodici orlandini figura anche il giovane Matteo Galipò. Ospiti avanti in avvio di gara con il centro Baldi Rossi primo terminale per coach Buscaglia (2-5). Pecile realizza con un layup appoggiato al vetro in penetrazione, Hunt subisce fallo e fa 2/2 in lunetta, dopo 3’ l’Orlandina mette la testa avanti (5-6). Al quinto gli ospiti sono in vantaggio 10-12, la gara è bellissima, molto aperta. Cominciano a ruotare gli uomini, entra il giovanissimo Sulejmanovic, subito un canestro da sotto e un buon recupero in difesa per il bosniaco. Semplicemente sublime il canestro dai 6.75 in allontanamento di Basile che sbilancia con una finta Pascolo fino a farlo scivolare sul parquet. Entra McGee e pochi secondi dopo scuote la retina dall’arco (18-16 all’ottavo). Sulejmanovic non soffre Pascolo e segna ancora, Mitchell e Spanghero sono precisi in lunetta. Il primo quarto termina 20-21.
Un ubriacante move di Sandro Nicevic in post basso apre la seconda frazione. McGee fa spellare le mani ai tifosi orlandini presenti al PalaFantozzi volando in aria per schiacciare ad una mano, eludendo la difesa di Armwood, che comunque riesce a commettere fallo antisportivo, e inventandosi, prima di scaraventarsi a terra, un acrobatico lay-up (25-21 al 12esimo). Gli ospiti non mollando un centimetro, l’Orlandina tiene botta e con Pecile e Hunt al 15esimo è avanti (29-26). Dopo il sottomano rovesciato di Campbell, Trento impatta nel punteggio con la tripla di Forray (31-31). Con i canestri di Henry e Hunt l’Orlandina va negli spogliatoi per l’intervallo avanti 36-33.
Al rientro sul parquet per il terzo atto apre le danze Nicevic usando magistralmente come sempre il piede perno. 6 punti di Folarin Campbell, and1 e tripla, danno il massimo vantaggio all’Orlandina: +7 (44-37 al 23esimo). Canestri da tre in fila adesso, Mitchell ne fa 2 per Trento, per Capo d’Orlando ci pensa il Baso. Partenza in palleggio di Sulejmanovic che da metà campo arriva ad appoggiare al vetro (49-43 al 26esimo). Campbell sugli scudi conquista un rimbalzo in difesa, poi penetra e scarica per McGee che dall’arco sentenzia il +8 (56-50). Mitchell inchioda una poderosa schiacciata e il terzo quarto si chiude 56-50.
Quarto quarto. Nicevic e Hunt a segno e dopo 1’ dall’inizio dell’ultimo periodo di gioco Capo d’Orlando avanti di 10 (60-50). Reazione degli ospiti, parziale di 2-10 che a 5’ dal termine riequilibra la situazione (62-60). Pascolo dalla media realizza per la parità a 62-62. Il pick and roll di Basile per la schiacciata di Hunt permette ai biancazzurri di riportarsi avanti, ma ancora Pascolo in tapin sigla il pari. Owens da sotto porta avanti Trento a 1’30’’ dal termine (64-66). Sek Henry segna subendo il fallo e realizzando anche il libero aggiuntivo ed è controsorpasso Orlandina a 30’’ dalla fine (67-66). Mitchell realizza, il ferro sputa via il tentativo di buzzer beater di Soragna e la gara termina 67-68.
Alla fine bel gesto di coach Giulio Griccioli che concede l’onore della conferenza stampa ai suoi due vice: «Dato che è l’ultima partita in casa, mi fa piacere finire il campionato lasciando la conferenza stampa ai miei due validi collaboratori».
Gennaro Di Carlo palesa così la soddisfazione dello staff nonostante la sconfitta: «Abbiamo preparato la partita cercando di tenere i ritmi bassi, provando a limitare Mitchell e credo che la squadra ha fatto un buon lavoro. Peccato per l’ultimo quarto, ma Trento ha dimostrato di essere un’ottima squadra, che si appresta a giocare da protagonista i playoff. Ci dispiace aver perso davanti il nostro pubblico, che tanto ci ha spinto e aiutato in quest'anno».
Concorde David Sussi: «Peccato per il finale, abbiamo perso contro la quarta forza del campionato per un tiro che è entrato e uscito. Bravi comunque tutti i nostri giocatori non solo oggi, ma durante tutto l’anno. Il nostro ha dimostrato di essere un gruppo forte che ha battuto le migliori squadre di questo campionato di Serie A».