Serie A - A Torino è una grande Betaland, ma l’impresa è solo sfiorata

05.03.2018 09:04

FIAT Torino - Betaland Capo d’Orlando 92-89
Parziali: 35-18, 51-50, 69-71.
FIAT Torino: Garrett 13 (5/8, 0/5, 3/4 tl), Mbakwe 14 (4/4, 6/10 tl), Blue 8 (2/4, 1/4, 1/1 tl), Boungou Colo 18 (2/2, 4/9, 2/2 tl), Vujacic 26 (2/3, 5/7, 7/8 tl), Mittica ne, Tourè ne, Pelle 9 (2/2, 5/6 tl), Mazzola (0/1), Washington 3 (1/1 da 3, 0/2 tl), Poeta 1 (0/1 da 3, 1/2). Coach: Galbiati.
Betaland Capo d’Orlando: Kulboka 8 (0/4, 2/3, 2/2 tl), Maynor 8 (1/2, 2/4), Campani 25 (11/15, 0/2, 3/4 tl), Atsur 9 (1/2, 2/5, 1/1 tl), Likhodey 12 (3/4, 2/4), Wojciechowski 4 (2/2), Faust 9 (3/7, 1/2), Galipò ne, Stojanovic 14 (5/6, 0/3, 4/6 tl), Laganà ne, Donda ne. Coach: Di Carlo
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Quella che la Betaland Capo d’Orlando gioca sul campo della Fiat Torino è una grandissima partita. Termina con una sconfitta, ma la squadra esce dal PalaRuffini dando un segnale forte, di ripresa, di presenza e di grande orgoglio. Un segnale di una squadra che vuole lottare per raggiungere l’obiettivo della salvezza e lo farà con tutte le forze possibili.
La Fiat ha approcciato a questa partita con grandissimo entusiasmo, festeggiando davanti al suo pubblico la Coppa Italia recentemente conquistata, con un giro d’onore a mezz’ora dalla gara e gioca i primi dieci minuti sulle ali di un entusiasmo travolgente, segnando praticamente tutto dalla lunga distanza con Boungou Colo, Washington, Blue e Vujacic, chiudendo i primi dieci minuti sul +17, dando l’impressione di onnipotenza.
Così però non è, perché la Betaland è lucida, è presente e riesce a capire come riaprire la partita, attaccando benissimo Torino con i pick and roll, letti magistralmente soprattutto da Engin Atsur, coinvolgendo tutti gli uomini in campo e trovando un fantastico Luca Campani, che gioca una partita scientifica, facendosi trovare sempre dentro l’area al momento giusto per ricevere gli assist dei compagni e concretizzare tantissimi punti che rimettono minuto dopo minuto la Betaland in partita.
Il 51-50 di metà gara dice non solo che la gara è in equilibrio, ma soprattutto che l’Orlandina è tornata, e i segnali continuano anche nel terzo quarto, quando Torino, ancora una volta sospinta dal carattere e dal talento di Vujacic prova a scappare via toccando due volte il +7. Ma a cavallo tra terzo e quarto periodo la Betaland dà il meglio di sé costruendo un parziale di 0-14 culminato sul 69-77, dopo aver chiuso in vantaggio il terzo quarto con la tripla allo scadere di un utilissimo Nick Faust.
Da lì in avanti è sempre Vujacic a dare la scossa a Torino, caricando sia la squadra che il pubblico e a riportare la gara sui binari dell’equilibrio. Il botta e risposta finale vede la Betaland raggiungere la parità per l’ultima volta con la tripla di Maynor a quota 89, ma gli ultimi possessi premiano Torino con più di un rammarico per i paladini, con qualche occasione non sfruttata contro la difesa a zona torinese.
I due punti vanno alla Fiat, ma la partita restituisce all’Orlandina e a tutta Capo d’Orlando la sensazione di una squadra viva e pronta ad affrontare le ultime dieci decisive giornate di questo campionato.
Queste le parole di coach Gennaro Di Carlo al termine della gara: “Sono contento a metà, perché siamo riusciti a fare una partita consistente e punto a punto fino alla fine con l’opportunità di portarla a casa, ma sono anche arrabbiato, perché perdere non fa mai piacere a nessuno e ovviamente quando si perde per qualche possesso nel finale l’amaro in bocca è ancora maggiore. Faccio i complimenti ai ragazzi perché non era facile fare la buona partita che abbiamo fatto. Abbiamo avuto un impatto alla gara non perfetto ma dovevamo trovare le giuste distanze. Non sto qui a dire come siamo arrivati alla partita perché non voglio trovare alibi, ma abbiamo pagato un inizio in cui abbiamo faticato a trovare le spaziature corrette, salendo di tono solo nel secondo quarto. Siamo rientrati grazie ad una buona difesa, trovando anche qualche punto di vantaggio. Resta l’amaro in bocca per come abbiamo gestito il finale sprecando quattro possessi consecutivi contro la loro difesa a zona. Sicuramente dovevamo essere più bravi e lavoreremo su questo. Chiudo dicendo che la nostra situazione non è facile, ma sono fiducioso perché vedo una squadra viva che gioca insieme ed in maniera dura. Questo è il nostro modo di giocare, dobbiamo essere bravi a coinvolgere tutti. Ci prepariamo ad una dura settimana, andremo a Pesaro a giocare una partita importante”.