Non solo sport - Pedalata cicloturistica: grandi emozioni al ''Giro dei due mari con Marzia''

15.06.2016 18:02

Abbattere ogni barriera architettonica e mentale si può: l’esempio della giovane messinese affetta da trisomia genetica. Un enorme successo di pubblico accende la speranza per un futuro senza esclusioni sociali

Si è svolto nei giorni 9, 10 e 11 giugno il “Giro dei due mari con Marzia”, pedalata cicloturistica per l’abbattimento delle barriere architettoniche e mentali, attraversando quaranta comuni della città metropolitana di Messina.
Il giro nasce da un’idea della stessa Marzia Raineri, una giovane messinese di 25 anni affetta da trisomia genetica. Questa malattia non le permette di comunicare o di muoversi correttamente, ma non le toglie certo la voglia di vivere. Da sempre attenta ai bisogni delle persone più sfortunate di lei, ha spinto il papà Gianni ad organizzare un evento che potesse sensibilizzare le persone verso l’abbattimento delle barriere mentali, fatte di pregiudizi e preconcetti che ci allontanano dalle persone meno fortunate, e dalle barriere architettoniche, che limitano la libertà dell’individuo. E’ così, insieme alla ASD Cicloturistica Castanea, l’ACSI e a tanti amici, Marzia e papà Gianni hanno organizzato l’intera manifestazione.
Il giro si è sviluppato tra i due mari che bagnano la provincia di Messina, attraversando tutta la fascia Ionica da Messina a Francavilla di Sicilia nella prima tappa, scalando la dorsale peloritana tramite il passo di Sella Mandrazzi nella seconda e infine nella terza la carovana ha attraversato la fascia tirrenica tra Tindari e le frazioni messinesi di Castanea e San Saba raggiungendo nella parte finale il centinaio di ciclisti partecipanti.
Durante il tragitto, che Marzia ha potuto percorrere grazie alla bici speciale che il papà le ha costruito, è stata accolta a Messina dai consiglieri della VI circoscrizione, dal presidente della IV, e dall’assessore allo sport, per poi essere ospite lungo il percorso dei sindaci dei comuni di Letojanni, Francavilla di Sicilia, Novara di Sicilia, Falcone, Venetico, Torregrotta. A loro Marzia ha consegnato la bandierina del giro e un piccolo rinoceronte – abbatti barriere, in cambio dell’impegno ad abbattere almeno una barriera architettonica entro l’anno e ad incontrarsi di nuovo quando verrà compiuto.
Anche le comunità parrocchiali di Castanea, Itala, Badiavecchia, Tindari e Torregrotta hanno accolto Marzia e benedetto il giro, sottolineandone la valenza spirituale ed evangelica dei suoi propositi, toccando e commovendo i cuori dei presenti con le feste organizzate per Marzia.
Durante il tragitto diversi sono stati i momenti commoventi, come quando Marzia, a Torregrotta, accolta da una folla festante, è subito andata ad abbracciare una ragazza costretta sulla sedia a rotelle e le è stata a fianco per tutto il periodo della sosta.
Numerosi i ciclisti di diverse associazioni sportive e anche singoli che hanno raccolto l’invito di partecipare alla “pedalata” e che hanno accompagnato la carovana lungo tutto il percorso, sia sotto il sole cocente che sotto la gelida pioggia.
L’onda emotiva creata dal giro è stata travolgente: in tutte le soste decine di persone attendevano Marzia. Questa onda ha sicuramente contribuito ad abbattere le barriere mentali della gente, ribaltando l’idea della disabilità come male o come motivo di esclusione sociale. Al suo posto un nuovo modello di vita fatto della gioia e della voglia di vivere di chi non si è arreso davanti alle proprie difficoltà e che ispira solidarietà e fraternità, oltre che spingere alla riflessione.
Dato l’enorme successo inaspettato che la manifestazione ha avuto, al quale hanno contribuito in maniera fondamentale le forze dell’ordine e il direttore di gara, Marzia e papà Gianni sono già al lavoro per organizzare la manifestazione dell’anno prossimo.