Non ci sono aggettivi per definire le imprese di Tony Cairoli,  il cui nome è ormai entrato in pianta stabile nella storia del motocross. In Brasile il centauro pattese ha conquistato l’ottavo titolo iridato della sua carriera, il sesto nella classe regina e il primo nella storia della neonata categoria MXGP che fino all'anno scorso veniva denominata MX1.

Certezza matematica del titolo MxGp maturata già al termine della prima manche del Gran Premio sulla pista di Trinidade, nello stato brasiliano di Goias valido come sedicesima e penultima prova del Mondiale.

Solo decimo in qualifica per un problema di visibilità agli occhiali, sporcati dalla terra sparata dalla ruota di un’altra moto, Cairoli in gara uno è scattato al via nel gruppo dei migliori, ma nel corso del primo giro ha perso qualche posizione per un contatto involontario con Guarneri (TM). Decimo al primo passaggio, Tony si è impegnato in una buona rimonta che lo ha portato in quinta posizione, dandogli già dopo la prima manche la matematica certezza del titolo. Al taglio del traguardo è scoppiata la festa, con un bagno di champagne da parte di tutto il team KTM.

Nella seconda manche, Cairoli è partito meglio ma una volta raggiunta la terza posizione, i due davanti, Nagl (Honda) e Paulin (Kawasaki) avevano ormai un buon vantaggio e il siciliano ha preferito accontentarsi della posizione che gli garantiva il podio. Con il quinto e il secondo posto Cairoli è salito sul terzo gradino del podio, alle spalle di Nagl e Paulin. E’ il tredicesimo podio stagionale per Tony, che aveva già vinto un titolo in Brasile nel 2010.

Antonio Cairoli ha vinto in Brasile l'ottavo titolo mondiale della sua carriera 

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