Frisenda del Castanea sulla partenza della stagione: “Amiamo questo sport ma ripartire adesso è una utopia''
Il pensiero da parte del responsabile tecnico del Castanea Basket 2010 è emerso in maniera chiara e netta durante la riunione svoltasi, nella giornata di venerdì 8 gennaio, tra il presidente della Fip, Sicilia Cristina Correnti, ed i dirigenti di tutte le società partecipanti al prossimo campionato di serie C Silver, al fine di valutare la fattibilità o meno di una ripartenza della stagione sportiva.
Questa la posizione ufficiale della società gialloviola che soltanto con le debite garazie potrà valutare se tornare in campo, eventualità che ad oggi appare poco realistica: “Ringraziamo il presidente regionale per averci permesso di evidenziare il nostro punto di vista prima dell’incontro romano col presidente federale Petrucci. Aspettiamo di capire quello che avverrà il 12, ma prevedere adesso una ripartenza mi sembra una scelta molto discutibile. Vorrei comunque che prima di qualsiasi decisone assunta a livello centrale fossero tenute in debita considerazione le esigenze delle società emerse anche in questa sede. Non capisco perché dopo la prudenza nei mesi di marzo ed ottobre adesso con dei numeri sanitari di gran lunga più deficitari per il nostro territorio si stia accelerando nella direzione di una ripartenza. In città l’invito è quello di restare a casa mentre noi in questo momento dovremmo girare con l'autocertificazione per andare a giocare o ad allenarci. La nostra categoria è stata indicata d’interesse nazionale ma quando parlo con molti dei miei giocatori loro faticano a prendere una decisione a scatola chiusa. Ho collaboratori tecnici molto esperti che preferirebbero evitare la loro presenza al campo. Il rischio di un contagio personalmente non mi fa dormire, non me la sento in questo momento di prendere in considerazione una partenza immediata. Posso considerare unicamente una valutazione tra qualche settimana perché non abbiamo ancora idea di quanto possa durare questa pandemia. Come società abbiamo già sostenuto diversi interventi di sanificazione del campo di Ritiro dopo che ad ottobre si era ipotizzato il verificarsi di un possibile contagio. Peraltro a livello economico, se si dovesse ripartire e nuovamente richiudere personalmente andrei incontro a perdite non più affrontabili che potrebbero persino costringerci alla chiusura o al ridimensionamento della società. Dopo essere arrivati in serie C, che rappresenta un grande sogno per noi, non pensavamo di dover vivere un momento del genere. Il nostro, quindi, non è un “no” ideologico, perchè siamo disponibili a giocare magari attendendo marzo anche grazie alla diffusione del vaccino e con una diminuzione di contagi. Con i palazzetti aperti, per di più, sarà consentito lo spostamento di tante persone verso questi spazi. Ad ogni modo attendiamo la giornata di martedì e valuteremo se questo campionato potrà svolgersi in sicurezza”.