Mister Costantino: ''Secondo posto importante ma dobbiamo crescere in attacco e nella marcatura delle tiratrici avversarie''
Non è tipo da accontentarsi dei risultati ottenuti, Alessandro Costantino, questo vale nello sport come nella vita di tutti i giorni. Il tecnico dell’Handball Messina è abituato a guardare sempre avanti perché i progressi passano dall’individuazione dei propri limiti e dal lavoro che svolgi quotidianamente per superarli. Questa prima esperienza da allenatore in campo femminile si sta rivelando formativa sotto tanti punti di vista e giorno dopo giorno sta imparando a conoscere una nuova realtà, mettendo allo stesso tempo l’esperienza accumulata in tanti anni trascorsi sul campo al servizio delle ragazze. Un percorso di crescita comune che sta andando avanti in maniera positiva come testimonia la prima parte del campionato nazionale di 2° Divisione con il secondo posto in classifica frutto di quattro vittorie su cinque e la difesa meno battuta del campionato. Ma guai a cullarsi sugli allori perché si può sempre migliorare per Costantino, con il quale ci siamo soffermati a tracciare un primo bilancio. “Abbiamo vinto 4 partite su 5 e l’unica sconfitta subita è maturata negli ultimi minuti di gioco – ci dice -. In teoria dovrei essere contento, in pratica non lo sono o comunque non completamente. Vorrei di più, in primis dal sottoscritto e poi dalla squadra. Il bicchiere mezzo pieno lo vedo nella nuova squadra under 16 femminile che si è appena formata, con ragazze molto in gamba e fisicamente adatte a questo sport, il che non è poco. Vorrei prima della fine del campionato far esordire qualcuna di loro in serie A. Solo se lo meriteranno, naturalmente”.
Che ambiente di lavoro ha trovato nell’Handball Messina? “Ideale. Ho carta bianca su tutto e sostegno dalla società”.
Secondo posto con una sola sconfitta al termine del girone di andata. Secondo lei, dove si può ancora crescere per provare a mettere nel mirino il primato?
“Malgrado abbiamo la miglior difesa nel girone di andata dobbiamo crescere in porta, in alcune situazioni difensive contro le tiratrici più forti delle squadre avversarie e aiutarci di più come collettivo. In attacco voglio molte più reti dalle ali e dal terzino destro. Ci lavorerò con attenzione, magari con allenamenti extra rispetto a quelli che facciamo già”.
Guardando indietro, ha qualche rimpianto ripensando al derby con la Messana?.
“Cambierei l’allenatore. Ho fatto un paio di errori grossolani in quella partita, dati dalla mia inesperienza in panchina. Non ho saputo gestire l’overflow di informazioni e di stimoli che ti arrivano addosso nelle partite punto a punto. Ho imparato una bella lezione, che forse mi ha aiutato a Badolato, dove invece abbiamo vinto di un punto. Alle ragazze non posso rimproverare assolutamente nulla”.
Quanto è importante la coesione del collettivo in una squadra?.
“Dipende dal collante che usi. Penso che la coesione sia un processo dinamico. Oggi ci abbracciamo felici, domani ci mandiamo a quel paese e così via. Se dietro tutto ciò che succede ci sono valori come la fiducia, il rispetto, lo spirito di squadra e obiettivi comuni allora si possono superare gli ostacoli più duri. Se, invece, dietro a tutto c’è egoismo, diffidenza o convenienze personali, corri il rischio di compromettere gli equilibri all’interno del gruppo. Cerco di essere, insieme al capitano, il garante di questi valori positivi. Perché attorno a questi valori sono costruite le grandi squadre”.
La foto di squadra dell'Asd Handball Messina
mister Alessandro Costantino
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