Mister Cento: ''Salvezza obiettivo prioritario della Siac: il gruppo è solido e può giocarsela contro chiunque''

22.09.2015 12:52

Il campionato di serie C2 di calcio a cinque ha aperto i battenti domenica con gli incontri della prima giornata. La Siac ha esordito con una sconfitta di misura con il Mortellito (4-5) al termine di un incontro dove non sono mancate le note positive dalle quali prendere spunto per migliorare e raggiungere l’obiettivo stagionale prefissato dalla società. Il calendario è ancora tutto da affrontare e una partita non può certo cambiare programmi già stabiliti da tempo. In questi giorni abbiamo voluto raccogliere le impressioni del mister Cento, al timone della squadra che nella scorsa stagione ha vinto il campionato di serie D con un ruolino di marcia perfetto. Conferma dunque più che meritata per il giovane ma quotato tecnico messinese che guarda alla nuova sfida targata C2 come un nuovo importante banco di prova.

Intanto una piccola scheda riassuntiva della sua carriera aiuta a meglio comprendere il personaggio e le capacità professionali ma anche umane di Jonathan Cento (nella foto). “Ho iniziato da atleta con il calcio a 11 e ho fatto la trafila delle giovanili nel Camaro fino al torneo di Eccellenza. Il momento clou è stato quando ha 18 anni sono passato all'Igea Virtus che allora militava in serie C2: giocavo in pianta stabile con la Berretti ma spesso venivo aggregato in prima squadra. Motivi personali mi hanno successviamente spinto ad allontanarmi dal calcio giocato”. Un distacco dal mondo sportivo che non è durato molto, tanto era l’amore per il pallone. “Due stagioni dopo – continua - mi sono affacciato sul panorama del calcio a 5 e con lo Sporting Peloro ho disputato la mia prima stagione nel campionato di serie B e, soprattutto con l'under 21 nazionale, mi sono ambientato bene tanto da diventare capitano della rappresentativa. Ho giocato e vinto anche il campionato di serie C1 con il più grande allenatore che ho mai avuto, il brasiliano Claudio Vaz, e toltomi delle soddisfazioni con l'under 21 vincendo contro Augusta, Regalbuto, Ennese, Licogest Vibo che da anni disputavano questi campionati e avevano in rosa ragazzi stranieri, quasi tutti brasiliani. La svolta decisiva è arrivata con l’approdo alla Siac, dove mi sono alternato nel ruolo gestendo il cambiamento da giocatore ad allenatore”.

Mister, dopo una sola stagione di assenza, è di nuovo C2 per la Siac. Un nuovo capitolo da affrontare con quali prospettive? “Nella storia della Siac quella appena iniziata è la seconda stagione in C2. L’ultima volta non è andata come speravamo ed è arrivata una retrocessione. Adesso però vogliamo fare tesoro di quella esperienza per migliorare e giocarcela con tutti senza timori. Sappiamo che non sarà semplice da squadra neopromossa e inesperta ma ci crediamo. I nostri obiettivi sono la salvezza da raggiungere quanto prima possibile e mettere in mostra un gioco valido”.

Un suo giudizio sulla formula del torneo che in buona sostanza è rimasta invariata. “E’ la stessa degli ultimi anni, non mi aspettavo grandi cambiamenti, sinceramente invece ero convinto che sarebbe stata accettata la richiesta di ripescaggio al Savoca dell'amico Arturo Carciotto, visto che sono stati sconfitti soltanto nel triangolare finale dei play off”.

Sulla carta quali sono le formazioni più accreditate per la promozione? .“A differenza della scorsa stagione, dove la Sicily Gym ha fatto quasi campionato a parte con soltanto la Peloritana come antagonista, prevedo un campionato difficile da pronosticare. La Virtus Milazzo che la scorsa stagione ha vinto i playoff del girone magari parte leggermente favorita, il Città di Oliveri è una squadra con giocatori d'esperienza di categorie maggiori, quindi potrebbe essere un'altra candidata alla vittoria finale. Stesso discorso per l'Aciplatani che deve essere inserita tra le papabili, infine un gradino sotto vedo Salina, Mortellito e Real Aci”.

Quali sono i punti di forza del gruppo della Siac di quest'anno. “E’ stata infoltita la panchina con qualche innesto così da avvertire poca differenza durante i cambi, ma sicuramente è l'impegno profuso in campo dai miei giocatori il nostro vero punto di forza: ogni partita la giocheremo fino all'ultimo secondo cercando di vincerla, senza mai mollare”.

Come si sta trovando alla Siac. “Questa è la mia seconda stagione da allenatore alla Siac, ma tre anni fa sono arrivato nel mercato di dicembre come giocatore, proprio in C2, raccogliendo, insieme a mister Golinelli e altri nuovi innesti, la squadra all'ultimo posto con soli 6 punti in classifica dopo tutto il girone d'andata, portandola a vincere i playout retrocessione. L'ambiente Siac è speciale, qui non ci sono distanze, tutti si impegnano allo stesso modo per far funzionare il giocattolo. Il presidente è come un padre con cui puoi parlare di qualunque cosa, la dirigenza è sempre attenta e presente, con almeno tre dirigenti, ad ogni allenamento. Siamo come una famiglia: trascorriamo insieme a Natale, il primo dell'anno, il lunedì di Pasqua, una squadra che non è solo allenamento e partite. Può sembrare una cosa stupida invece aiuta molto a stare ancora più uniti, per questo vi dico che noi fino all'ultimo secondo proveremo a vincere ogni partita”.

foto di gruppo per la Siac Messina di serie C2

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