Messina saluta con numeri di grande rilievo ‘’Sport4everyone’’
Si è rivelato un grande successo di partecipazione “Training Module - Sport e Disabilità” inserito nel progetto europeo "Change Your Mindset-Sport4Everyone" e sbarcato a Messina per una tre giorni ricca di presenze e carica di significati.
Oltre duemila persone hanno seguito i lavori di questo seminario itinerante che puntava a coinvolgere in attività sportive e ricreative quanti più giovani possibile tra i 15-29 anni con disabilità.
Nei tre impegni ufficiali, quello al Centro Nemo di giovedì, quello al Verona Trento di venerdì e all’Ordine dei Medici del giorno successivo, in quelli collaterali ma altrettanto importanti nelle scuole Vann’Antò e San Francesco di Paola, a Palazzo Zanca con il sindaco di Messina e al Tennis Club di Messina con la collaborazione del Panathlon, sono state registrati presenze davvero sorprendenti per un territorio in cui, come in altre parti d’Italia, la partecipazione dei disabili alle attività sportive è veramente minima.
Fantastica l’accoglienza nelle tre scuole, e al Verona Trento in particolare, dove lo staff del progetto, guidato dal delegato del Coni Messina Alessandro Arcigli, ha trovato nella collaborazione della Preside Simonetta Di Prima una partnership utilissima alla diffusione del prezioso tema.
La stessa cosa di certo si può dire per il feeling creatosi con il professor Giuseppe Vita, responsabile del Centro Nemo Sud che ha ospitato il primo incontro e il dott. Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei Medici di Messina.
Hanno sposato la filosofia inclusiva di Sport4everyone anche il presidente del Panathlon Ludovico Magaudda e la presidente del TC Messina Giovanna Famà che punterà sull’avvio di corsi per il tennis in carrozzina, grazie ad una struttura pronta per questo tipo di esperienza.
Ma è stata la presenza del bronzo paralimpico di Rio e campionessa mondiale a squadre in carica, Giada Rossi a illuminare la tre giorni.
Ha portato la sua freschezza e una coinvolgente ed empatica predisposizione alla testimonianza facendo emozionare tutti. Una clamorosa standing ovation (“La prima della mia vita” ha detto) ha però messo i brividi anche a lei. Al Verona Trento in mille l’hanno salutata alzandosi in piedi ringraziandola per quei segni indelebili lasciati nelle coscienze di tutti.
Il progetto lascia in città una sensibilità superiore al tema della disabilità attiva, diversi giovani portatori di handicap che hanno deciso di avvicinarsi allo sport, una rete di contatti con professionisti e associazioni che sarà sviluppata nelle prossime settimane e anche una lunga lista di luoghi, tecnici e discipline sportive che sono già a disposizione dei disabili che hanno deciso di fare sport.
Giada Rossi parla con i bambini
la medaglia paralimpica di Rio 2016 insieme alla campionessa olimpica di pallanuoto ad Atene 2004, la messinese Silvia Bosurgi