Lega Pro - Il Messina tradisce le attese nel derby dello Stretto

04.09.2016 19:17

Reggina-Messina 2-0
Marcatori: 1’ st Porcino, 20’ st Oggiano (rig.).
Reggina: Sala; Cane, Kosnic, Cianola, Possenti (38’ st Romanò); Bangu (31’ st Knudsen), Botta, De Francesco; Oggiano, Coralli (41’ st Lancia), Porcino. Allenatore: Karel Zeman.
Messina: Russo; Mileto, Rea (2’ pt Maccarrone), De Vito, Marseglia; Capua, Musacci, Foresta (43’ st Akrapovic); Milinkovic, Pozzebon, Madonia (17’ st Ferri). Allenatore: Salvatore Marra.
Arbitro: Fabio Piscopo di Imperia.
Note: ammoniti De Vito, Capua, Coralli, Porcino, Mileto, Botta, Oggiano. Espulso al 30’ st Milinkovic. Calci d’angolo 9-6 (6-4). Recupero 3’ pt, 4’ st.

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Il Messina frana al "Granillo” lasciando che la Reggina si aggiudichi il derby dello Stretto numero 74. Una delusione questa squadra giallorossa e meno male che le tribune erano state vietate ai tifosi peloritani, che così avranno sofferto di meno. Sì, perché il Messina non ha perso il confronto solo dal lato tecnico, ma anche e soprattutto su quello agonistico, lasciandosi sopraffare dallo sporadico ma producente pressing degli avversari, i quali hanno capito subito che era quella l’arma vincente per mettere in difficoltà la formazione peloritana e non certo il tanto decantato gioco d’attacco di Zeman. Sta comunque di fatto che in diverse occasioni i giocatori del Messina hanno quasi perso la testa non riuscendo a distendersi in avanti.
E, ancora, sono stati capaci di farsi mettere sotto dai reggini anche per quanto riguarda la grinta, cercando di giocare di “fino” con avversari che invece procedevano dando “sportellate” e digrignando i denti a tu per tu con l’uomo che avevano di fronte: così è accaduto anche che Milinkovic s’è fatto mandare fuori dopo un “faccia a faccia” con Botta che invece è stato furbo a gettarsi a terra. Dal lato tecnico delusione in particolare dal centrocampo e dal reparto arretrato che hanno fatto una lunga dormita in occasione del gol in solitudine di Porcino e a questo punto passa quasi in secondo piano quel poco di buono fatto dal Messina, come le due nette occasioni di andare in rete dopo lo svantaggio. Un pizzico di sfortuna soltanto in occasione del rigore fischiato a scoppio ritardato dall’arbitro, con il portiere Russo che aveva intuito ma ha solo sfiorato il pallone calciato da Oggiano.
Per chiudere, un cenno alla “bellissima” organizzazione della società ospitante che, dopo un minuto di gioco della ripresa, ha “licenziato” tutti i raccattapalle: e ha fatto bene, anche perché pure l’arbitro ha capito che i padroni di casa erano loro. (l.a.)