Lega Pro - Il Messina si batte bene ma il Fondi conquista il pari
Messina-Unicusano Fondi 1-1
Marcatori: 27’ st Capua, 34’ st Albadoro.
Messina (4-3-3): Berardi; Palumbo, Rea, Bruno, De Vito; Foresta, Ricozzi (22’ st Capua), Grifoni (35’ st Saitta); Milinkovic, Pozzebon, Ferri (13’ st Maccarrone). Allenatore: Cristiano Lucarelli.
Unicusano Fondi (4-3-3) : Baiocco; Galasso, Signorini, Fissore, Squillace; Varone (11’ st D’Agostino), De Martino, Bombagi; Tiscione,Iadaresta (13’ st Albadoro), Calderini (40’ st D’Angelo). Allenatore: Alessandro Pochesci.
Arbitro: Davide Miele di Torino.
Note: ammoniti 11’ pt Tiscione, 32’ pt Foresta, 39’ pt Fissore, 12’ st Signorini, 20’ st Ricozzi, 29’ st D’Agostino, 47’ st Saitta. Espulsi: 5’ st Rea, 39’ st De Martino. Calci d’angolo 3-3. Recupero: 0 ’ pt, 4’ st.
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Ancora un pareggio del Messina che era andato in vantaggio ma non è riuscito a difenderlo capitolando dopo sette minuti davanti al Fondi, che si è confermato squadra ostica e compatta. I giallorossi hanno giocato una buona partita, anche se hanno dovuto affrontare la seconda parte della gara in dieci uomini per l’espulsione del difensore Rea in occasione del calcio di rigore regalato dall’arbitro agli ospiti e fallito da Tiscione.
La squadra di Lucarelli ha sempre giocato con grande cuore, macinando gioco e costruendo diverse occasioni da rete. Tuttavia il gol dei padroni di casa è arrivato solo al 27’ della ripresa con Capua, subentrato a Ferri, che con freddezza ha trasformato il passaggio di Foresta dal fondo.
Il gol forse ha causato un breve rilassamento dei giocatori del Messina e il Fondi è riuscito a pareggiare i conti nell’arco di 6 minuti, anche grazie a una disattenzione della difesa locale: Tiscione raccoglie un cross da destra e si presenta solo in area, dove il portiere Berardi gli chiude lo specchio della porta ma non può far nulla sulla deviazione di Albadoro a porta vuota. I successivi tentativi degli uomini di Lucarelli non sono andati a buon fine e così, pur con qualche rammarico, il Messina si è dovuto accontentare dell’ennesimo pareggio.