Lega Pro - Il Messina non va oltre il pari al San Filippo contro il Cosenza
Messina-Cosenza 0-0
Messina: Berardi, Benvenga (91' Rullo), Pepe, Altobello, SIlvestri, Cane (69' Mancini), Damonte, Nigro, Ciciretti (84' De Paula), Corona, Orlando. All.: N. Di Costanzo.
Cosenza: Ravaglia, Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio, Criaco, Caccetta, Arrigoni Marocco, Statella (65' Tortolano), Calderini (86' Zanini), Cesca. All.: G. Roselli.
Arbitro: Illuzzi di Molfetta.
Note: ammoniti Nigro, Statella, Corona, Benvenga. Angoli 7-3 per il Messina. Recupero 0 pt , 5’ st.
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Era una partita quasi da ultima spiaggia per il Messina reduce da sei sconfitte consecutive e sull’orlo dell’abisso in classifica. Contro il Cosenza al “San Filippo” la squadra peloritana ha fatto leggermente meglio, chiudendo sul pari senza reti, ma se il punto fa molto comodo ai silani, certo non è lo stesso per la squadra di Di Costanzo che adesso deve veramente guardarsi alle spalle, addirittura per evitare l’ultimo posto della retrocessione diretta.
Troppo paurosa la squadra giallorossa che, anche quando ha avuto libertà di azione, ha proceduto senza idee, senza la rabbia necessaria per opporsi all’avversaria, che per certi versi ha avuto a disposizione, nelle sue ripartenze, maggiori occasioni: almeno mezza dozzina sono stati i tiri più o meno pericolosi neutralizzati dal portiere Berardi, contro solo un intervento sull’altro versante di Ravaglia.
Il solito Messina titubante in campo, tanto che basta un abbozzo d’attacco da parte del Cosenza con la difesa di casa poco attenta e Pepe fa cadere in area Criaco: il calcio di rigore (3’) è calciato da Calderini ma Berardi respinge tuffandosi sulla sua sinistra. Gli ospiti continuano a essere più presenti in zona offensiva, ma su rovesciamento di fronte Orlando in area avversaria subisce fallo (13’) con l’arbitro che lascia correre tra le proteste dei peloritani. Tre minuti dopo conclusione poco precisa di Damonte e al 19’ ci prova dalla distanza Ciciretti, ma il tiro è debole. Ancora i giallorossi in avanti al 25’ con Corona che devia in rete ma il gol è annullato perché l'assistente aveva alzato in precedenza la bandierina per segnalare il fuorigioco. Un minuto dopo Orlando cerca la conclusione, sulla sfera poi si avventa Ciciretti che spedisce a lato. Al 30’ Cesca in contropiede lancia Calderini che a tu per tu con Berardi manda di un nulla fuori. Due minuti dopo Corona colpisce a botta sicura, ma il suo tiro è deviato in angolo.
Nella ripresa al 5’ punizione per il Messina che non sortisce pericoli; tre minuti dopo tiraccio a lato di Benvenga e al 60’ Berardi interviene senza difficoltà su un debole fendente di Statella, cui fa seguito un tentativo di Cesca con palla alta. Primi cambi sui due fronti, ma non accade nulla sino a quando (83’) Corona è leggermente toccato in area ma viene ammonito per simulazione. Altra serie di sostituzioni e s’arriva a due minuti dai 90 regolamentari quando su un buon colpo di testa di Damonte si salva Ravaglia. Cinque i minuti di recupero per le speranze di giocatori e tifosi giallorossi, ma il match si chiude con qualche battibecco in campo tra i giocatori.