La Nino Romano Under 18 chiude tra le prime quattro in Sicilia. Maccotta. ''Siamo andati oltre gli obiettivi iniziali, ragazze da elogiare per l'impegno''
La Nino Romano chiude la stagione tra le prime quattro squadre siciliane dell’under 18. Non è un risultato da poco quello raggiunto dalla società milazzese, soprattutto se rapportato a un contesto generale che si va facendo anno dopo anno sempre più selettivo. I motivi dunque per sorridere non mancano anche perché il gruppo messo in piedi dal tecnico Mauro Maccotta è in buona sostanza un paio di anni più giovane rispetto alla categoria di riferimento. Dunque con un lavoro costante in palestra, con non pochi sacrifici e tanta pazienza può mostrare ulteriori margini di crescita.
“I nostri obiettivi erano quelli di proseguire il percorso di crescita delle nostre atlete, farle giocare con continuità e cercare allo stesso tempo di disputare una buona stagione – commenta mister Maccotta che è peraltro responsabile del settore tecnico della Nino Romano -. Alla fine devo dire che siamo andati oltre le aspettative iniziali qualificandoci per la fase finale regionale. Fatta eccezione per le due ‘99 in rosa, il nostro gruppo è composto tutto da atlete del 2000, 2001 e 2002, ed ha un’età media più bassa rispetto alla categoria. Detto questo le ragazze sono da elogiare per l’abnegazione e l’impegno profuso tutto l’anno e per come hanno interpretato la fase cruciale della stagione. Si è anche provato a vincere il titolo territoriale ma dobbiamo riconoscere il valore di un avversario come il Cus Unime che ha strameritato la vittoria del campionato. Nella fase interterritoriale (cui la Nino Romano è stata ammessa come seconda classificata) siamo stati magari più fortunati nell’accoppiamento, incrociando Gela che si è dimostrata compagine ben organizzata ma nel complesso sul nostro stesso livello. Ma sul campo non vi è nulla di scontato e devo dire che le ragazze nell’arco della doppia partita hanno legittimato con le prestazioni il passaggio del turno”.
Nessun rimpianto ripensando all’andamento della fase finale regionale?
“I valori generali erano questi con la Pallavolo Sicilia che ha dimostrato di essere un gradino superiore alle altre tre finaliste. Nel complesso è stata una positiva esperienza per questo gruppo. Nella partita d’esordio contro Palermo ci siamo espressi un pò sottotono e soprattutto nel secondo e terzo set non siamo stati lucidi nello sfruttare le occasioni che abbiamo avuto, perdendoli entrambi ai vantaggi. Mi è piaciuta di più la prestazione offerta in semifinale contro la Pallavolo Sicilia, che ha allestito una corazzata con i migliori prospetti del panorama siciliano. Nonostante il diverso livello di forze in campo, con la Nino Romano che ha affrontato il torneo con un gruppo composto soltanto da atlete milazzesi, si è disputata una bella gara. Siamo riusciti a metterli in difficoltà per lunghi tratti del match, penso al primo set perso soltanto ai vantaggi, riuscendo peraltro a vincere il terzo. Sul finire di quel set l’infortuno della centrale Federica Russo ha pesato sotto l’aspetto psicologico in vista del set successivo ma non cerco giustificazioni. Con tutta probabilità anche con lei in campo il risultato finale non sarebbe cambiato. Resta il fatto che si è trattato di un infortunio che ci stiamo portando dietro nei play off del campionato di Prima Divisione, di cui lei come tante altre compagne dell’under 18 fa parte”.
Mister quali sono i margini di crescita in ottica futura?
“Di questo gruppo soltanto due elementi per limiti d’età non faranno parte della rosa che affronterà l’under 18 nella prossima stagione. Quattro atlete hanno già avuto un primo impatto con la serie C. Si deve continuare a lavorare come abbiamo fatto quest’anno per una crescita tecnica delle atlete e poi vedremo dove ci porteranno i risultati. Ho la fortuna di lavorare con un gruppo giovane, dunque con margini di miglioramento da scoprire. I progressi però passano dal continuo allenamento in palestra, non ci sono alternative. Da questo punto di vista è stata quest’ultima una stagione non facile da gestire sotto il profilo tecnico con le atlete che hanno disputato contemporaneamente più campionati. Vi sono giocatrici che in determinate fasi della stagione hanno giocato partite di ben quattro tornei. Per carità è una situazione che coinvolge tutte le società ma è evidente che gli impegni ravvicinati finiscono con il ripercuotersi sulla qualità degli allenamenti settimanali. Nella mia filosofia di pensiero l’allenamento è fondamentale, ancora di più della partita perché è lì che puoi apportare i correttivi agli errori nel gesto tecnico di un atleta o lavorare sui fondamentali. Sono poche le società che dal punto di vista numerico si possono permettere di allestire gruppi singoli per ogni torneo. Vi sono poi gli obblighi federali nel senso che vi è un numero minimo di campionati che devi disputare. Se poi al quadro generale si aggiunge anche la volontà di permettere a tutte le nostre ragazze di proseguire la loro maturazione agonistica, anche quelle che non rientrano all’interno delle fasce di età previste per i campionati giovanili, ecco dunque spiegata la politica societaria che è stata portata avanti in questi anni. Ma credo che si dovranno trovare delle soluzioni differenti anche a livello federale".
la Nino Romano Under 18 dopo la finale regionale
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