Hodeir Salamita. La grinta della veterana Melania Santangelo: ''il sesto posto ci ha trasmesso più consapevolezza nei nostri mezzi''

08.03.2017 22:33

Nella Hodeir Salamita che si sta ben comportando in questo secondo campionato consecutivo in serie D un ruolo non di poco conto lo sta ricoprendo Melania Santangelo. La pallavolista barcellonese, che gioca nel ruolo di libero, è ormai di casa nelle fila del sodalizio tirrenico, società con la quale sta affrontando la quarta stagione consecutiva. Alle spalle un lungo percorso nel mondo della pallavolo iniziato a 7 anni con la Polisportiva Barcellona e proseguito per 12 anni. In campo è una combattente, ed è sempre pronta a mettersi al servizio del collettivo. Ma soprattutto ha la capacità di non accontentarsi mai dei risultati raggiunti ed è sempre pronta a rimettersi in gioco.

Melania parliamo del vostro campionato. Vi aspettavate un cammino del genere sempre proiettati nella prima parte della classifica? “Abbiamo iniziato questa stagione quasi inconsapevolmente, non sapendo che tipo di gioco e squadre avremmo incontrato durante il percorso, il nostro primo obiettivo è stato quello della salvezza, ma questo 6° posto inaspettato ci ha dato più consapevolezza e forza”.
Dal punto di vista personale sei contenta del tuo apporto dato alla squadra e dove puoi migliorare? “Essendo una delle veterane so che dalla sottoscritta ci si attende un apporto alla squadra maggiore, e credo di esserci riuscita fina ad oggi. Ma non mi accontento, so che c’è sempre da migliorare qualcosa. Voglio essere sempre costante nel rendimento e dunque spero di continuare su questi livelli nel resto della stagione e se possibile migliorarmi ancora”.
Molti considerano il vostro girone più equilibrato rispetto all'anno scorso. Tu che idea ti sei fatta in merito? “Vedo quest'anno un girone frazionato in due parti, con 4 squadre potenzialmente più forti, che lottano per la promozione, e 6 squadre con potenziale similare che giocano un campionato quasi alla pari lottando anche solo per un solo punto di differenza”. 
Parlaci un po' del tuo legame con la Hodeir. “Gioco in questa società da 4 anni. In questo quadriennio ho provato emozioni e stimoli differenti ma importanti per la mia crescita, mi sono potuta confrontare con gente nuova ed un ambiente nuovo. C'è da dire però che in questa stagione in corso il rapporto con la società si è andato ulteriormente intensificando”.
Ti ricordi la tua prima volta in palestra e cosa ti ha colpito in modo particolare di questo sport da continuare a praticarlo nel tempo? “Avevo 7 anni quando per la prima volta ho messo piede in palestra spinta dalla voglia di mettermi in gioco, di confrontarmi con me stessa e con gli altri, di fare gruppo e condividere tutti insieme lo stesso obiettivo. Penso che siano stati tutti questi elementi che mi hanno colpito sin da subito, in modo particolare la voglia e la passione che unisce un gruppo di persone. Piano piano la competizione mi ha spinta e portata sempre più verso questo sport, tanto da volerlo condividere anche con mia sorella, con la quale ancora gioco”.
Pallavolo a parte, hai altri interessi o passioni che porti avanti? “Diciamo che oltre alla pallavolo mi coinvolgono molto la grafica e la fotografia, è per questo che ho intrapreso gli studi accademici di graphic design laureandomi con pieni voti. Inoltre continuo a coltivare questa passione anche in campo lavorativo, insegnando proprio queste materie in un Istituto di Istruzione Superiore”.
Lo si evidenzia spesso ma secondo te quanto è importante la forza del gruppo nella pallavolo? “Penso, almeno questa è la mia idea, che sia molto importante, perché è proprio questa forza che ti permette di vincere una partita, non esiste un giocatore forte ma una squadra forte. La forza del gruppo ti permette di mettere la palla a terra dopo una brutta azione, di andare avanti dopo una brutta sconfitta o di recuperare anche la palla più difficile”.

 

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