Judo - Nona posizione per Elios Manzi ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino
Nono posto finale per il judoka Elios Manzi ai Giochi Olimpici Giovanili in corso a Nanchino (Cina). Impegnato nei 66 chilogrammi, l'atleta furcese ha esordito nella pool C battendo al primo turno l'algerino Salim Rebahi per poi cedere nel match successivo contro Luis Gonzalez: il venezuelano riusciva ad aggiudicarsi la vittoria per waza ari. La sua esperienza olimpica continuava nel tabellone dei ripescaggi che gli consentiva ancora una chance di agganciare il terzo gradino del podio.
L'allievo del maestro Corrado Bongiorno che difende i colori della Airon 90 Furci Siculo, tirava fuori grinta e carattere, doti che non gli fanno certo difetto, vincendo gli incontri con il britannico Peter Miles e il francese Jolan Florimont: particolarmente importante il successo ottenuto con il judoka transalpino, vuoi per il valore dell'avversario (quinto classificato ai mondiali di Miami dell'anno scorso) ma soprattutto per la rapidità con la quale è maturata. Un minuto e 21 secondi si sono rivelati sufficienti a Manzi per chiudere la pratica con un ippon.
I sogni di medaglia del talentuoso siciliano si interrompevano contro l'atleta di casa, Zhigiang Wu. Per Manzi un nono posto finale che costituisce comunque un risultato positivo se si considera che la condizione fisica con la quale si è presentata all'appuntamento non era quella ideale: l'infortunio alla spalla ne ha in parte pregiudicato la preparazione, senza dimenticare il contesto tecnico generale di ottimo livello che si è trovato di fronte.
I giochi olimpici giovanili di Nanchino sono stati per Manzi una vetrina ulteriore per incrementare la propria esperienza in campo internazionale e continuare il processo di crescita per ambire a scenari sempre più importanti.
Trasferta in Cina poco fortunata anche per la seconda judoka azzurra presente agli YOG (Youth Olympic Games): impegnata nei 63 chili, Chiara Carminucci è stata sconfitta al primo turno dalla colombiana Brigitte Caraballi. Ammessa ai ripescaggi, si doveva arrendere per un waza-ari alla portacolori dello Zambia, Nokutula Banda.
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