Iniziata tra mille difficoltà la stagione dell'Ossidiana Messina
E’ cominciata finalmente la stagione agonistica dell’Ossidiana Messina. Dopo alcune settimane d’allenamento, le formazioni della società dello Stretto hanno potuto riprovare, infatti, a dicembre inoltrato, l’ebrezza di poter giocare a pallanuoto. Un piacere che dovrebbe essere una consuetudine per chi pratica uno sport, ma che è diventata quasi una chimera per i tesserati dell’Ossidiana, così come per altri cinque club cittadini pure di nuoto, sincronizzato ed attività con disabili.
La compagine di serie C ha disputato un torneo, nello splendido impianto natatorio di “Torre del Grifo” Mascalucia, con i padroni di casa di Torre del Grifo, la Guinnes e la Brizz Nuoto, conquistando due vittorie (contro Torre del Grifo e Brizz Nuoto) ed un pareggio con la Guinnes. Ancora più sorprendenti i risultati conseguiti dai più piccoli dell’Under 12, che in una manifestazione analoga a Catania (“Zurria”) hanno fatto registrare tre successi, un pari ed una sconfitta e, soprattutto, una contagiosa voglia di divertirsi e stare insieme con i coetanei.
Soddisfatto il presidente dell’Ossidiana Nicola Germana, che non ha nascosto, però, l’amarezza per il prolungarsi delle vicissitudini: “Mi preme in primis ringraziare gli amici di Torre del Grifo e Nuoto Catania per gli inviti e la squisita accoglienza. Poi un plauso doveroso va fatto ai ragazzi, che, nonostante le mille problematiche di quest’annata, stanno facendo sacrifici per difendere al meglio i colori della loro squadra. Avevano toccato il pallone non più di tre volte prima di questi tornei, ma il loro entusiasmo ed una buona preparazione a “secco” gli hanno permesso di ben figurare contro avversari che si allenano tranquillamente da settembre. Questi sono gli aspetti positivi che mi inducono ad andare avanti. Mi duole appurare, invece, che la “situazione piscine” a Messina sia attualmente muta. L’Amministrazione comunale, che si è mostrata interessata a questa tematica, tarda a darci delle risposte concrete ed i mesi continuano inesorabilmente a trascorrere, senza che noi sappiamo quando potremo svolgere adeguati allenamenti e anche semplicemente dove disputeremo le partite interne dei vari campionati. Questo amaro destino ci fa sentire abbandonati. L’Ossidiana condivide le enormi difficoltà - conclude Germanà - con altre cinque società e, quel che più conta, con circa 400 giovani e le loro preoccupate famiglie”.