Impresa di Katia Currò: la gioia dell'allenatore Toni Auditore
La vittoria del titolo europeo da parte di Katia Currò, l'ultimo di una lunga serie di successi conquistati dalla fighter messinese in varie specialità degli sport da combattimento, può sorprendere i non addetti ai lavori ma non certo chi l'ha seguita nel corso della sua lunga carriera. Il maestro, Tony Auditore, ha sempre creduto nelle sue potenzialità sin da quando l'ha vista prendere i guantoni e in tutti questi anni l'ha accompagnata nell corso delle varie esperienze sul ring, condividone gioie (tante per fortuna) e amarezze (poche per la verità) . Ed è proprio con l'esperto tecnico responsabile della Profighting Messina che ci siamo soffermati per commentare l'oro continentale di Bilbao.
"Katia è un’atleta seria come pochi, ha svolto una preparazione scrupolosa - dice il maestro Toni Auditore – sebbene qualche infortunio le abbia creato non pochi problemi. Ha sempre fatto benissimo nelle competizioni internazionali, dimostrando di essere tra le più forti. Dobbiamo considerare peraltro il continuo innalzamento del livello tecnico e la presenza delle atlete dell’Est che creavano alla vigilia non poche apprensioni, oltre a nazioni storiche come Olanda, Francia, Germania".
Come descriveresti Katia Currò?
"E’ una fighter completa, come è sempre stato nello stile di questo team, e questa peculiarità le consente di spaziare in tutte le discipline da combattimento, pugilato compreso, dove in passato ha colto la medaglia di bronzo. Molto aggressiva, potente e sempre determinata, conosce bene il ring e non teme nessuno, anche se rispetta tutti. Del resto lei si è già cimentata in analoghe manifestazioni ottenendo numerosi successi e medaglie".
Ancora una grande soddisfazione dopo tanti anni?
"Si per l’esattezza sono vent'anni che insegno, il primo maestro in questa città a promuovere le discipline da ring. Il team che dirigo, sin dal 1997 ha sempre conquistato un titolo in ambito nazionale o internazionale, questo però ha un sapore diverso: arriva in un periodo di difficoltà oggettive sia dal punto di vista economico per organizzare gare e quindi far crescere nuovi allievi, sia per la drastica diminuzione degli inviti in altre città dove far combattere i più esperti. Katia – che ho visto crescere dal punto di vista sportivo, arrivata senza aver praticato nessuno sport – lo ha meritato tutto, una professionista seria che ha fatto tanti sacrifici. Non è facile conciliare lavoro, vita privata, allenamenti, spesso due volte al giorno, diete, raduni con la nazionale e gare. Per cui onore al merito".
Quanto possono influire i meriti del tecnico nella vittoria di un proprio atleta, come nel caso di Katia?
"Lei è brava di suo, io ho fatto solo il mio lavoro, come sempre. A volte ci confrontiamo, ormai dopo 10 anni vi è un rapporto amichevole, per cui capita di avere disaccordi. Però la conosco molto bene, sia pregi che difetti e, spesso, oltre logicamente la condizione fisica, va curata anche la componente psicologica: mi basta guardarla negli occhi per capire se ha avuto una giornata difficile, se sente particolarmente un match. Anche questa volta ce l’abbiamo fatta, un oro che per noi vale doppio".
Il maestro Toni Auditore con l'allieva neo campionessa europea di K1, Katia Currò
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