Il Mondo Volley Messina in casa con Agira. Cupitò: “Siamo una grande famiglia, vi è sintonia e lo si vede in campo”
Un Mondo Volley Messina in crescita di condizione e di autostima guarda con fiducia all’impegno di campionato di sabato con l’Agira. Il match in programma al PalaRescifina con fischio d’inizio alle 19,30 si presenta come uno scontro diretto per la terza poltrona della classifica. Dopo cinque giornate le due squadre possiedono gli stessi punti (11) e identico ruolino di marcia fatto di 4 vittorie e 1 sconfitta. I giallorossi seguiti in panchina da mister Peppe Tricomi dovranno tirare fuori una prestazione sopra le righe per avere la meglio su un Agira che è stato messo in piedi con qualità tecniche e fisiche per ambire ai play off. A presentarci questa partita è Luca Cupitò, sempre più in confidenza con il ruolo di opposto. “Abbiamo sostenuto un lavoro meticoloso dal punto di vista tecnico e tattico nella preparazione del match con l’Agira. Sappiamo che sarà una partita combattuta e andremo ad affrontarla con la determinazione e la voglia di esprimere il nostro potenziale contro un avversario di alto livello. Sarà una bella partita - continua l’atleta calabrese del Mondo Volley – con di fronte due formazioni che hanno gli stessi punti e inseguono il successo per consolidare la posizione di alta classifica. Dovremo lottare ma giocando di squadra sono convinto che potremo ottenere un bel risultato. Per questo motivo colgo anche l'occasione di invitare tutti al PalaRescifina a sostenerci”. Quando affrontiamo il capitolo della condizione fisica Luca Cupitò ci scherza sopra. “Convivo con i normali acciacchi di vecchiaia ma si va avanti”. Una battuta per rompere il ghiaccio poi torna ad essere serio. “Le sedute pesi e gli allenamenti mi consentono di sentirmi sempre più in forma e sto andando acquisendo più sicurezza nel ruolo di opposto, grazie soprattutto al mister e ai palleggiatori che stanno avendo tantissima pazienza e mi spronano. Ed è questa la forza del Mondo Volley, siamo come una grande famiglia in cui ci supportiamo e sosteniamo l'uno con l'altro. La società cura ogni minimo particolare, per non parlare del nostro spogliatoio in cui c'è una sintonia dentro e fuori dal campo che difficilmente si vede”