Il Messina presenta il nuovo allenatore. Valerio Bertotto: ''Ho tanta voglia di ripartire''
"Ho sentito la necessità di cambiare marcia - ha detto il neo tecnico giallorosso nel corso della presentazione - dopo una bellissima esperienza, molto formativa, come selezionatore della Nazionale Under 20 di Lega Pro. Con il Messina c’è stato un corteggiamento lunghissimo, non farò dichiarazioni roboanti, preferisco parlare con il duro lavoro quotidiano".
Il Palacultura Antonello di Messina ha fatto da degna cornice alla presentazione del nuovo allenatore dell'Acr Messina, Valerio Bertotto. Presenti alla conferenza stampa il presidente Natale Stracuzzi, il direttore generale Giovanni Villari ed il direttore sportivo Vittorio Tosto. Presente anche il nuovo preparatore dei portieri Daniele Grendene che farà parte dello staff tecnico del mister Valerio Bertotto assieme al collaboratore Claudio Bazeu ed al preparatore atletico Francesco Benassi.
“Ho tanta voglia di ripartire – ha dichiarato il nuovo condottiero giallorosso nel corso della conferenza stampa -, ho sentito la necessità di cambiare marcia dopo una bellissima esperienza, molto formativa, come selezionatore della Nazionale Under 20 di Lega Pro, un’avventura durata tre anni. Alla Pistoiese ho trovato uno spogliatoio in difficoltà, ma con tre vittorie in quattro partite abbiamo conquistato meritatamente la salvezza nel Girone B. Con il Messina c’è stato un corteggiamento lunghissimo, non farò dichiarazioni roboanti, preferisco parlare con il duro lavoro quotidiano”.
Nato a Torino il 15 gennaio del 1973, durante il corso della sua lunga carriera da calciatore ha collezionato 366 presenze in Serie A con le maglie di Udinese e Siena realizzando 4 reti e 41 presenze tra Serie C1 e Serie C2 con Alessandria e Venezia. Ex difensore centrale, per lui anche 39 presenze e 3 gol in Coppa Italia, 32 presenze nelle Coppe Europee con 1 gol e 4 presenze in Nazionale.
“Un infortunio al ginocchio rimediato in campionato ha compromesso la mia partecipazione al Mondiale del 2002 in Corea e Giappone. Dall’Udinese porto con me un percorso di vita e professionale di altissimo profilo. Sono cresciuto molto con il tecnico Alberto Zaccheroni che mi ha reso uomo e vero calciatore, ma anche con Luciano Spalletti. Il modulo? Dovrò avere ottime capacità di adattamento, così come a Pistoia. So di aver trovato una società seria, con un bravissimo direttore sportivo del calibro di Vittorio Tosto con cui dovrò riuscire a rapportarmi bene. La condivisione è alla base del lavoro”.