Il Messina giocherella e perde anche con l'Igea Virtus che invece sa combattere
Igea Virtus-Messina 3-0
Marcatori: 19’ pt e 37’ pt Miuccio, 42’ st Busatta.
Igea Virtus: Cetrangolo, Allegra, Akrapovic, Dodaro, Mancuso, Vona, Santapaola (28’ st Lancia), Grosso (50’ st Giambianco), Busatta, Le Piane (10’ st Gazzè), Miuccio (21’ st Mirabile). A disposizione: De Marco, Bucca, Selvaggio, Grillo, Dadone. Allenatore: Carmelo Mancuso.
Acr Messina: Meo, Biancola (1’ st Sarcone, 38’ st Cimino), Mbaye Ba, Genevier, Porcaro, Cossentino (1’ st Gambino), Arcidiacono, Biondi, Rabbeni (35’ st Carini), Cocimano, Petrilli (21’ st Traditi). A disposizione: Ragone, Bossa, Barbera, Pizzo. Allenatore: Pietro Infantino.
Arbitro: Eugenio Scarpa di Collegno.
Note: ammoniti Biondi, Vona, Traditi. Calci d’angolo 4-7 (1-4). Recupero 1’ pt, 8’ st.
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Nella prima di campionato l’avversario era il Bari la cui tripletta è stata quasi giustificata dalla sua superiorità nei confronti del Messina. Adesso è stata la volta dell’Igea Virtus, sul suo campo, a infliggere un altro tris di gol alla squadra di Infantino. Al tirare delle somme, se vogliamo descrivere la situazione, l’unica considerazione è la seguente: il Messina attuale, e con l’attuale guida tecnica, è una squadra che non potrebbe giocare in campionati dove o sei veramente forte (come il Bari) o dai l’anima in campo, combattendo con le buone e con le cattive (come l’Igea Virtus). Il Messina attuale non ha nemmeno capito che i derby sono molto sentiti dalla tifoseria, ma anche dai giocatori che vogliono veramente onorare la loro maglia, come è accaduto a Barcellona, dove invece i biancoscudati di Infantino in campo hanno fatto vedere dei buoni passi di danza (impostazioni di gioco sino alla trequarti) e non assalti e difesa all’arma bianca come hanno fatto gli avversari.
L’unica cosa che forse hanno capito i giocatori è stata alla fine della gara la contestazione dei tifosi, che in fondo non se la sono presa nemmeno tanto con loro, rivolgendo l’attenzione maggiore al tecnico Infantino.
La cronaca del match è scarna, arricchita soltanto da pochi spunti igeani che sono sfociati in tre gol, un paio dei quali favoriti da indecisioni nelle retrovie messinesi. Sull’altro versante una traversa di Cocimano e una buona conclusione di Rabbeni sulla quale il portiere barcellonese compie un miracolo. Il tutto aperto e chiuso dalle parentesi con la doppietta di Miuccio. Questo nel primo tempo. Nella ripresa il Messina sembra più sveglio, ma è soltanto illusione perché le manovre sono tante, ma i tiri in porta veramente pochi e con poca convinzione. C’è anzi il tempo nel finale per regalare un po’ di gloria anche a Busatta che con un pallonetto chiude la contesa.