Falsa partenza dell’Acr Messina battuto in trasferta dal Troina
Troina-Acr Messina 2-0
Marcatori: 27' st Fruci, 49' st Palermo
Troina: Serenari, Toure, Indelicato (37' st Cinquemani), Saba, Raia, Akrapovic, Fricano, Daqoune, Fernandez Cipolla (32' st Palermo), Camacho (42' st De Santis), Bamba (26' st Fruci). A disposizione: Compagno, Giambanco, Toscano, Zerillo, Celesia. Allenatore: Giuseppe Boncore.
Acr Messina: Avella, Ungaro, Strumbo (30' st Nardelli), Bossa (12' st Coralli), Giordano, Fragapane, Saverino (30' st De Meio), Ott Vale, Siclari, Crucitti, Buono. A disposizione: Pozzi, Forte, Bonasera, Orlando, Suma, Capilli. Allenatore: Michele Cazzarò.
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo.
Assistenti: Francesco Piccichè di Trapani e Alfio Selmi di Acireale.
Note: ammoniti Giordano, Strumbo, Fricano, De Meio. Recupero 2’ pt, 5’ st.
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Dopo la Coppa Italia il Messina perde anche la prima di campionato giocata in trasferta a Troina. Dopo un primo tempo senza troppe emozioni, ma sempre con i padroni di casa più propositivi, anche la ripresa ha fatto vedere due squadre che all’apparenza non pensavano a giocare per superare l’avversaria, anche se la bilancia delle occasioni è stata quasi sempre dalla parte del Troina. Tutto questo sino al 27’ quando Bamba ha trovato un corridoio lasciando in sourplace la difesa ospite per un cross dalla destra che ha trovato solo in area Fruci pronto a deviare in rete. Il Messina ha accusato il colpo, ma ha cercato di reagire. E’ vero che nella parte finale della gara i padroni di casa sono stati costretti a stringere le maglie della difesa, ma, stringi stringi, hanno rischiato pochissimo e addirittura allo scadere hanno raddoppiato con Palermo sfruttando un contropiede. Non è il secondo gol a fare giudicare il Messina, perché, come spesso si dice, è la stessa cosa perdere con una e due reti di scarto. Quello che fa pensare, anche se è solo l’inizio del campionato, è il fatto che non può comportarsi così una squadra che vorrebbe puntare alla promozione: il Messina di Cazzarò non ha fatto vedere una trama di gioco, puntando solo sull’inventiva (non c’è stata nemmeno quella) dei suoi grossi calibri, che sono invece stati fermati da avversari meno bravi (sulla carta) ma con qualche idea in più e tanta voglia di correre e di lottare per la maglia.
E’ successo nella trasferta di Coppa con il Marina di Ragusa, è accaduto anche stavolta nella gara a Troina, la squadra giallorossa non può pensare che sarà facile vincere solo perché porta il nome di Messina: tutti gli uomini in campo dovranno battersi sempre con le unghie con i denti e dovranno farlo sin dai primi minuti e possibilmente con qualche idea di gioco migliore.