Europei - Il Setterosa a Belgrado affronterà la Spagna per il bronzo

21.01.2016 19:22

Ungheria-Italia 10-5
Ungheria: Gangl, Czigany 1, Antal, Kisteleki 2, Szucs, Takacs, Illes 3, Keszthelyi 2, Toth, Bujka 2, Csabai, Garda, Kaso. All. Biro.
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 2, Queirolo, Radicchi 1, Aiello, Di Mario, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Teani. All. Conti.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Koganov (Aze).
Note: parziali 2-1, 3-2, 3-0, 2-2. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Ungheria 2/8, Italia 1/12. Spettatori 1000 circa.
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Il Setterosa affonterà la Spagna nella finale per conservare il bronzo. Le azzurre non sono riuscite a superare l'Ungheria in semifinale; sconfitte 10-5 (parziali 2-1, 3-2, 3-0, 2-2), è sfumato anche il pass olimpico messo in palio dai campionati europei.
Si andrà al torneo di qualificazione per Rio de Janeiro che dovrebbe svolgersi a Gouda, in Olanda, dal 21 al 28 marzo. Il condizionale è d'obbligo perché proprio le "orange" vice campioni del mondo giocheranno la finale dopo aver superato ai tiri di rigore le iberiche campionesse uscenti. Comunque sia ci saranno in palio 4 pass olimpici per 12 squadre.
Le azzurre, che hanno già battuto la Spagna 9-8 nel girone preliminare, sono andate sotto 2-0 e progressivamente fino al 10-4, pagando la pessima percentuale in superiorità numerica (1/11) e lo scarso movimento contro la zona avversaria.
Si parte male. L’Italia subisce due gol nel primo minuto e mezzo. Keszthelyi dalla linea dei cinque metri e Kisteleki in controfuga cinque contro sei (per l'Ungheria era fuori Bujka) dopo che la conclusione di Garibotti in superiorità numerica era finita tra le mani di Gangl. Ci provano Bianconi e Di Mario ma è Garibotti (4’33”) a segnare il primo gol azzurro.
Azzurre sotto di due gol, 5-3, a metà partita, ma aggressive. Simbolico il fatto che in chiusura di secondo tempo le ungheresi, in superiorità, non siano neanche andate al tiro. Per l’Ungheria doppietta di Illes e gol di forza di Bujka; per l’Italia Radicchi la mette nel sette da distanza siderale e Emmolo capitalizza la prima delle sei superiorità numeriche a favore (di cui una doppia). Dopo ventidue minuti Ungheria sul +5. Czigany fa gol al terzo tentativo, Keszthelyi in contro fuga e Illes pesca il jolly sul filo dei trenta secondi. La differenza la fanno i gol in parità numerica. Di Mario e Queirolo ci provano senza fortuna.
Nel quarto tempo serve l’impresa. A Garibotti (27’23”) replica Bujka (28’43”). L’impegno è massimo ma la media gol in superiorità numerica è imperdonabile (1/12). Mentre la difesa in meno è ottima (2/8 per le magiare). Kisteleki ancora in controfuga chiude definitivamente la partita al 28’53”. L’orgoglio azzurro nel gol di Bianconi che fissa il risultato e nel pressing fino all’ultimo secondo.