Ciclismo - Tour de France: splendida impresa di Vincenzo Nibali vincitore solitario di tappa
Lo "Squalo dello Stretto" è tornato: splendida impresa di Vincenzo Nibali che vince la diciannovesima tappa del Tour de France la Saint Jean de Maurienne-La Toussuire di 138 chilometri. Il corridore messinese ha messo a tacere tutte le voci negative nei suoi confronti e ha conquistato un pezzo della sua storia, onorando quel numero uno che gli era stato assegnato alla partenza del Tour. La vittoria di tappa è più importante in questo momento della classifica generale, perché conferma lo stato di grazia di Vincenzo Nibali che, dopo lo sfortunato inizio del Tour, rischiando anche di doversi ritirare, s'è ripreso e ha cominciato da qualche giorno a mostrare i denti dello squalo. E così alla fine nella tappa più difficile sulle Alpi, il corridore messinese ha colpito a fondo, arrivando al traguardo da solo e addirittura facendo un balzo in avanti in classifica, tanto da fare sperare che nella penultima tappa, quella di domani, possa addirittura tentare di raggiungere il terzo gradino del podio, attualmente di Valverde.
La tappa numero 19 è stata ben controllata dai corridori dell'Astana fino all'attacco a 59 chilometri dal traguardo di Nibali che è andato a "prendere" il francese Rolland in fuga, staccandolo poi nell'ultima salita e resistendo con l'orgoglio dei grandi uomini all'attacco portato da Quintana a -5 dalla conclusione. Il colombiano arriva secondo e Froome terzo, mentre perdono terreno Valverde e Contador.
"E' stata una grande sofferenza, ma questa era una tappa importante. Questa vittoria la dedico alla mia famiglia e ai tanti tifosi che mi sono stati vicini dopo una prima settimana nera. Ho sentito forte anche l'affetto dei francesi - ha detto Nibali al traguardo -. Sulla Croix de Fer volevamo rendere la corsa dura, la squadra ha fatto il ritmo e devo ringraziare tutti. L'obiettivo era cercare una fuga ma l'andatura era alta e non c'era tanto spazio.Ora c'è l'Alpe d'Huez, speriamo di uscirne bene, per la classifica è più dura".