Automobilismo - La 57. Salita dei Monti Iblei decisa dal maltempo
Solamente i concorrenti impegnati nella Coppa Monti Iblei per Autostoriche, tra le Assominicar e nel gruppo E3 sono riusciti a portare a termine le due previste prove cronometrate. Totò Riolo ha trionfato tra le Storiche, con la sua Stenger Osella Bmw, il catanese Giovanni Compagnino è risultato il migliore tra le E3 (con la A112 Abarth) mentre l’altro etneo Daniele Portale si è aggiudicato il Trofeo Assominicar ed il Memorial Piero Lavazza, con una Fiat 126. Per quanto concerne la prova riservata al Tivm, il Trofeo italiano Velocità montagna, il miglior “crono” in Gara uno era stato fatto registrare dal catanese Domenico Cubeda (su Osella PA 2000 Evo Honda) davanti alla biposto “gemella” affidata al cosentino Domenico Scola, staccato di appena 28 centesimi di secondo. Sul podio virtuale di Gara Uno era inoltre salito il marsalese Vincenzo Conticelli (su Osella PA 30 Zytek), a 6”46 da Cubeda.
Le premesse per una cronoscalata con condizioni meteo pressoché estive, dopo la pioggia caduta il giorno prima, durante le prove ufficiali, c’erano davvero tutte. Centoquaranta concorrenti al via dalla zona artigianale di Chiaramonte Gulfi, un pubblico davvero straripante accorso da ogni parte dell’isola per salutare i propri beniamini, una gara, sino a quel momento, davvero impeccabile e spettacolare, almeno nei suoi contenuti tecnici. Ed ancora, un sole caldo e persistente, almeno per buona parte della mattinata. Invece, i capricci del meteo sono riusciti a condizionare fortemente ed ancora una volta l’esito finale della 57a Salita dei Monti Iblei, undicesimo e terz’ultimo appuntamento valido per il Tivm Sud (il Trofeo italiano velocità montagna, categoria considerata “anticamera” del Tricolore) e prova decisiva del Campionato automobilistico siciliano Aci Csai 2014.
Un’improvvisa tromba d’aria, accompagnata da pioggia battente, si è riversata su Chiaramonte Gulfi ed in modo particolare sul tracciato designato per la competizione proprio nei momenti culminanti, nella parte centrale di Gara due, costringendo addetti ai lavori e piloti a trovare immediato riparo dalla furia degli elementi e, poco più tardi, inducendo il direttore di gara, l’internazionale Alessandro Battaglia, a decretare pertanto la sospensione con effetto immediato della Salita dei Monti Iblei. A quel momento, solo i piloti protagonisti delle Autostoriche, tra le Assominicar e nel gruppo E3 del Tivm erano riusciti a completare entrambe le salite cronometrate. Per gli altri varrà solamente il tempo fatto registrare al culmine di Gara uno. Un tempo puramente simbolico, tuttavia. Un paio di persone, meccanici di team al seguito dei propri piloti, hanno fatto ricorso a cure mediche prestate immediatamente già sul posto, a causa di escoriazioni riportate per via di oggetti trascinati dalla tromba d’aria che ha provocato perfino danni più seri in altri paesi limitrofi a Chiaramonte Gulfi. Ma questa è cronaca che non riguarda l’ambito sportivo.
Tornando alla 57a edizione della Salita Monti Iblei, va rimarcato come il miglior parziale, al culmine di Gara uno, con riferimento al Tivm (l’unica disputata dai concorrenti a seguire la vettura numero 84, la Peugeot 106 Rallye del ragusano Ficili), portasse la firma del catanese Domenico Cubeda, impegnato a regolare al meglio l’assetto della sua Osella PA 2000 Evo Honda “by Paco74 Corse”. Il portacolori della Cubeda Corse, sempre in Gara uno, con il “crono” di 2’33”48, aveva preceduto per un soffio, appena 28 centesimi di secondo, la biposto “gemella” affidata al ventiduenne cosentino Domenico Scola, altro favorito della corsa, questi afflitto da qualche noia alla pressione delle gomme sulla sua Osella “griffata” Jonia Corse Giarre ed “arrampicatosi” in 2’33”76. Sul podio virtuale, sempre in Gara uno, era salito il marsalese Vincenzo Conticelli, su Osella PA 30 Zytek della Catania Corse (staccato di 6”46 da Cubeda), questi precedendo virtualmente il giovane trapanese (di Buseto Palizzolo) Giuseppe Castiglione, su Tatuus F. Master Honda ed il figlio Francesco Conticelli, il quale ha tratto buone impressioni complessive in occasione del suo primo test con la nuova Osella PA 2000 Evo Honda della Catania Corse.
La Coppa Monti Iblei riservata alle Autostoriche ha invece un vincitore assoluto. Come da pronostico, a salire sul gradino più alto del podio è stato, sempre acclamato dai suoi beniamini, l’asso palermitano (nato a Cerda) Totò Riolo, il quale non ha avuto rivali in entrambe le salite cronometrate. Il portacolori della scuderia palermitana Ateneo non si è risparmiato, “staccando”, con la sua Stenger Osella ES 861 Bmw, il crono di 5’39”06, tempo che gli è valso il primato alla media di 116,8 km/h, davanti al catanese Giuseppe Barbagallo (Renault 5 Gt Turbo), ad 1’13”25 dalla vetta ed al palermitano Manlio Munafò, terzo assoluto su Lucchini SN, in 6’53”36. Nell’ambito dei diversi gruppi di riferimento, sempre tra le Autostoriche, successi per il palermitano Gaetano Gioè (Porsche 911 Sc, per i colori dell’Aspas, in gruppo G1), per il citato catanese Barbagallo (in gruppo J1), ancora per Totò Riolo (in gruppo JR), per il campano Francesco Avitabile (Bmw 320i schierata dalla scuderia Vesuvio, in gruppo H2/I, infine per l’altro palermitano Matteo Adragna (Porsche 911 Carrera Rs per l’Aspas, in gruppo G2/H1. La speciale classifica riservata alle scuderie Autostoriche ha visto il successo della catanese Etna, davanti alla palermitana Aspas ed all’altro sodalizio catanese Targa Florio.
Nel Trofeo Assominicar, affermazione piuttosto netta per il catanese (di San Giovanni La Punta) Daniele Portale, il quale ha chiuso la sua duplice prestazione in 7’23”81 al volante della Fiat 126 schierata dalla Cubeda Corse, precedendo di 6”23 il palermitano Giovanni Vicari (Fiat 500) e di 10”95 l’altra Fiat 500 del pugliese Leonardo Semeraro, alfiere Fasano Corse. Lo stesso Daniele Portale si è portato a casa l’ambito Memorial Piero Lavazza, istituito proprio alla vigilia della Monti Iblei dal Team Palikè Palermo (organizzatore della gara in collaborazione con la locale associazione Pro Monti Iblei) in ricordo del compianto preparatore torinese scomparso soltanto il 26 settembre scorso.
Nel gruppo E3, ancora, vittoria assoluta per il veloce catanese (residente a Giarre) Giovanni Compagnino, abile a sfruttare le condizioni favorevoli del tracciato al volante della sua A112 Abarth con le insegne della Giarre Corse in 6’39”27. Alle sue spalle uno tra gli idoli di casa, il comisano Olindo Cassibba, autore del “crono” di 6’44”69 al volante della sempre ammirata Fiat Ritmo 130 Tc Abarth della Catania Corse. Sul podio assoluto della E3 è salito il catanese Antonio Lo Nigro (Renault 5 Gt Turbo), staccato di 6”23 dal vincitore.
Nelle foto dall'alto: Domenico Cubeda, Domenico Scola e Totò Riolo